Ce l’abbiamo fatta!
Siamo a
Nassau da mercoledi’ pomeriggio! Le
giornate di navigazione sono state abbastanza impegnative soprattutto martedi’….
Le previsioni del tempo davano l’inizio
del vento da Sud il 14 aprile lunedi’ ma domenica il vento fortissimo sembrava
mandare a monte la partenza. Arnaldo in ogni caso aveva preparato la boat con gli ormeggi facilmente sfilabili.
E infatti al mattino tutto perfetto,
si parte! E’ emozionante la lunga carovana di una decina di barche che abbandona i vari
marina di Alice Town. Percorriamo sei miglia in oceano e poi si entra in
piattaforma per un lungo tratto di 34 miglia per arrivare a Mackie Shoal (punto
di riferimento)
Mackie Shoal non e' altro che un paletto nell'immensita' della piattaforma
Durante il tragitto una barca texana piu’ veloce ci supera
mentre altre due piu’ piccole le perdiamo di vista. La velocita’ non e’ al
massimo perche’ la corrente e’ contraria e soprattutto nelle ultime tre ore di
navigazione riusciamo a coprire solo 14 miglia per cui ormeggiamo
dopo le sette in piattaforma con 23
piedi di profondita’, avremmo preferito ormeggiare con 15 piedi ma sta arrivando
il buio; c’e’ la luna piena che lo considero un must se si deve passare la
notte all’ancora. Passiamo una serata e una notte allucinante di assoluto sballottamento:
sembra di essere all’interno di un frullatore con l’onda e il vento forte con
colpi di 30 nodi ma l'ancora tiene alla grande!
il tramonto del lunedi' in piattaforma
(le foto sono poche perche' a parte la navigazione impegnativa non c'era altro che acqua e l onde , non abbiamo avvistato delfini o caravelle portoghesi, solo qualche rapido pesce volante:Arnaldo ha visto una grossa tartaruga ma non avevamo la macchina foto sotto mano)
Martedi’ riprendiamo a navigare alle
7.00 il mare e’ sempre chopped e le previsioni del tempo sbagliano perche’
davano vento forte al pomeriggio e invece ce l’abbiamo gia’ al mattino. La
mattina di navigazione e’ abbastanza tosta fra corrente sfavorevole e vento
forte in piattaforma, Verso le 11 superiamo brillantemente il passaggio in oceano e
la situazione e’ identica a quella della piattaforma>Dopo 29 miglia percorse arriviamo nel primo pomeriggio a Chub Cay ma entrambi, considerato il costo e l’antipatia del marina dove ci eravamo fermati tre anni fa, optiamo per andare ad ormeggiarci alla boa sul lato dell’isola di Frazer’s Dog che costituisce come un incastro di una tesserina di puzzle con Chub Cay. Percorriamo quindi 5 miglia aggiuntive ma nada boe di ingresso e nada barche a vela ormeggiate. Ritorniamo sui nostri passi ed entriamo nello splendido e immobile bacino di Chub Cay che e’ un vero Hurricane Hole: sono le 4.00 pm, alle 7.00 ci addormentiamo per svegliarci alle sette del giorno dopo.
Arnaldo sta preparando il pranzo
Mercoledi’ 16 e’ la giornata migliore
in assoluto: il vento da Sud e’ piu’ debole, il mare tranquillo l’ onda lunga
con il passare delle ore si riduce. Inoltre la velocita’ della barca supera quasi sempre i
5 nodi , il cielo e’ coperto con temporali lontani. Pur essendo partiti dopo le
8.00, alle quattro entriamo nel porto di Nassau avvisando il Nassau Harbour Control per la registrazione del nostro arrivo.
Unico problema siamo in bassa marea e
il pontone del marina e’ altissimo per cui chiediamo assistenza per l’ormeggio.