Il titolo del blog e’
un po’ strano, anzi demenziale, ma sono a corto di idee in quanto sono molto
emozionata per la pesca, non il frutto…ma siamo finalmente riusciti a pescare!!
Inizio con le foto del grosso snapper catturato nel primo pomeriggio di
martedi’ 29 Marzo fra Rose Island e Palm Cay Marina:
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Snapper pescato dopo Rose Island |
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Arnaldo visibilmente soddisfatto della sua pesca eccezionale |
il lunedi’ di Pasqua
decidiamo di lasciare Hatchet Bay nelle Eleuthera perche’ poi e’ previsto
l’arrivo di vento forte e di una perturbazione, siamo un po’ indecisi se
partire mercoledi’, ma la giornata sembra bella per cui ci mettiamo in moto
alle 7.00. In realta’ le previsioni che davano vento debole e mare tranquillo
sono Ok per tre ore, poi inizia a esserci vento piu’ forte e l’onda abbastanza
fastidiosa. Facciamo un breve calcolo e in 10 ore arriveremmo a Palm Cay in
bassa marea con l’onda da Sud per cui non e’ consigliabile per cui facciamo
rotta sul porto di Nassau dove non abbiamo problema di profondita’ e quindi
possiamo entrare in bassa marea. Verso le 5.00 pm siamo a destinazione, peccato
che il vento sia ancora da Sud e non ci permetta di ormeggiare ad Athol island,
l’isola prima dell’entrata nel porto di Nassau. Nel porto invece i posti migliori ,
all’ormeggio, sono gia’ occupati; tentiamo due volte di dare l’ancora vicino a
una barca di italiani ma il fondo non tiene>Loro e altri sono ormeggiati
sulla duna di sabbia, invece per noi c’e’ solo posto nel canale dove il fondo
non tiene. Cosi’ siamo costretti ad entrare in un marina fra il casino delle
moto d’acqua e i motoscafi a tutta birra che se ne infischiano persino della
lancia della polizia, anzi prendono in giro i poliziotti. Mettere le cime di
ormeggio a prua e’ abbastanza tricky per le onde create dal via vai dei vari
mezzi, sembra di essere nel mezzo di uno storm!
Martedi’ invece e’
una giornata stupenda e decidiamo di muoverci nella vicina Rose Island a
passare due ore facendo snorkelling lungo la costa. Al ritorno mentre e’ il
mio turno al timone sento un grosso rumore,realizzo quando ormai la linea di
pesca si e’ svolta quasi tutta che abbiamo preso qualcosa, pensiamo alle alghe
molto diffuse in zona e invece c’e’ questo grosso snapper che e’ un “mutton
snapper” come si vede sul libretto caratterizzato da linee azzurre sotto gli
occhi e una macchia nera sul dorso. Arnaldo viene fotografato con la sua preda non solo da me ma da alcuni americani del Connecticut.
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si tratta di un 'mutton snapper' caratterizzato dalle striscette azzurre sotto l'occhio e la macchia scura sul dorso (2) |
Nella baia di Hatchet,
prima di Pasqua, invece abbiamo pescato ben quattro barracuda di varie
dimensioni: il piu’ grosso l’abbiamo liberato perche’ non e’ consigliabile
mangiarlo per vai della cinguatera (il barracuda si nutre voracemente di pesci
di scogliera che mangiano le alghe che trasmettono la cinguatera) se il pesce
e’ piccolo le tossine non hanno avuto tempo di accumularsi. Si puo' mangiare senza pericoli solo se non supera la lunghezza di un avambraccio. E i nostri tre esemplari
sono rispettivamente 43, 37 e 34 cm. Poi il Venerdi’ Santo, parlando con dei
pescatori che hanno sfidato le onde della piattaforma appena fuori di Hatchet Bay,con
due barchini senza motore (poi un altro pescatore motorizzato li ha recuperati)
ho saputo che i barracuda della zona sono commestibili perche’ non mangiano le
alghe ma si nutrono dei numerosi pesciolini presenti nella baia. In effetti
quando puliamo il piu’ piccolo all’interno aveva due pesciolini e voracissimo
stava per mangiare la mia esca di plastica. Quello grande che abbiamo liberato
si e’ lasciato estrarre l’amo, tutto tranquillo e poi e’ saltato in acqua.Per
noi e’ sempre molto difficile dover eliminare i pesci, stavo meditando di
diventare vegetariana ma non potrei farlo perche’ troppe verdure mi causano fastidio. Oltre ai
quattro barracuda avevo pescato anche un gabbiano che si tuffa e prende in
bocca l’esca portando il cavo in alto, meno male che si accorge e molla tutto,
prima aveva protestato vivacemente con la sottoscritta che aveva invaso la sua
area di pesca. Abbiamo comperato due
snapper da uno dei due pescatori con una size perfetta per la nostra padella.
Il giorno di Pasqua invece ci siamo mangiati le code di aragosta con un pure’
fatto con le plantaine.
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barracuda di varie dimensioni pescati ad Hatchet Bay |
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sistema di pesca utilizzato dal dinghy |
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pranzo di Pasqua: code di aragosta saltate nel burro e pure' di plantaine (banane) |
Inserisco anche la
foto con il tonnetto preso in Oceano agli inizi di marzo. E sempre per parlare
di food mentre eravamo ad Hatchet Bay abbiamo provato a fare i gnocchi con
zucca e patate ma probabilmente la zucca non era troppo buona e sono venuti una schifezza. Per rimediare il
giorno dopo taglio gli gnocchi gia’ cotti in due e li faccio saltare con
pezzettini di bacon e cheddar migliorandone la qualita’.invece riguardo ai pesci ho sperimentato che per lo snapper l'ideale e' prepararlo in padella con olio d'oliva e vino bianco, i tranci di grouper, snapper mahi mahi olio e capperini mentre per il barracuda un buon risultato l'ho ottenuto con olio e aglio, sempre in padella.
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tonnetto pescato in oceano al ritorno da George Town |
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gnocchi di patate e zucca |
Rientrando al marina
di Palm Cay ritroviamo i nostri amici della Virginia: Art e Diana e ceniamo quasi tutte le sere con loro: la prima
per mangiare il nostro pescione che cucino sull' Africa Queen e poi porto su
Xaris, la loro barca, che ha il vantaggio del tavolo esterno
e dell’allacciamento
alla corrente. Giovedi’ sera invece andiamo in citta’ in uno dei best
restaurant “Matisse” prima gestito da un italiano poi l’anno scorso c’era
invece c'era un francese e ora sembra ritornato alla cucina italiana. Buono ma
carissimo, lascio perdere il pesce e mangio l’anatra mentre Arnaldo vuol vedere
come cucinano l’ossobuco e il risotto alla milanese. Si mangia all'aperto in un accogliente giardino.
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brindisi con sangria e negroni |
Art avrebbe dovuto
partire per la Florida con un comandante di nave, assunto per aiutarlo, nel trasferimento
della barca ma l’unico giorno perfetto, a parte l’inizio della settimana, era venerdi’
e il comandante era in viaggio con l’ aereo ritardato per via del maltempo e in piu’ Art aveva promesso a Diana di
accompagnarla all’aeroporto sabato per il volo diretto su Washington. Fra venerdi' e sabato rientrano al marina tutte le barche a noleggio di Navtours e anche altri natanti, il marina e' pieno!
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la flotta dei cat di navtour, la compagnia di noleggio canadese |
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Africa Queen si e' mossa dal posto 1 al 17 del pier 1 |
Insomma anche il mese
di Aprile come inizio non si presenta bene, Kathy, il comandante, unica donna
del suo corso (classe 62) la pensa come Arnaldo che questa strana stagione sia effetto
del nino. Ne parliamo diffusamente domenica mentre approfittiamo di mezza
giornata tranquilla per uscire tutti insieme in piattaforma con l’Africa Queen e
testare l’autopilota che il tipo di Ray Marine ci ha appena installato sabato
mattina. L’autopilot va benissimo: e’ un piacere sentire finalmente il suo
gri–gri. Rimango invece completamente
basita, anzi veramente hangry, al
ritorno per la scelta di Arnaldo di non spostarsi in uno dei posti con
l’elettricita’ che finalmente si sono liberati domenica mattina. Non riesco
neanche a patteggiare con un compromesso tre giorni nello slip con la luce e
tre senza luce al pier1 ,
dove lasceremo la boat per tutta
la stagione degli uragani come negli ultimi due anni. Arnaldo e’ irremovibile
perche’ pensa che la perturbazione prevista sia seguita da un vento fortissimo
della durata di quasi una settimana che renda difficile lo spostamento fra i due moli. Oggi , lunedi’ 4 Aprile,
mentre scrivo c’e’ un’afa terribile, speriamo che la perturbazione arrivi
presto e di aver vento fortissimo per cinque giorni per caricare il frigorifero
anche se ormai i nostri freschi stanno finendo. Per inciso anche domenica peschiamo
uno snapper: ,ecco la foto:
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yellow tail snapper |
Il proximo blog lo
inviero’ probabilmente dagli States, abbiamo il volo domenica mattina da Nassau per Fort
Lauderdale; il blog e’ gia’ pronto con le foto degli scoop a Big Majors Spot,
l'isola dei maiali e poi seguira’ quello su Spanish
Well, a Nord di Eleuthera Adesso ho finalmente a disposizione internet all day!