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mercoledì 25 maggio 2011

Bimini and Hemingway



ingresso very tricky del canale di Bimini North: numerose shifting sands che mutano di posizione nel tempo


 Bimini North punta South sopravento

relitto sopravento di Radio Beach, una delle tre spiagge di Bimini North

"Era un vecchio che pescava da solo su una barca a vela nella Corrente del Golfo ed erano ottantaquattro giorni ormai che non prendeva un pesce. Nei primi quaranta giorni lo aveva accompagnato un ragazzo di nome Manolo, ma dopo quaranta giorni passati senza che prendesse neanche un pesce, i genitori del ragazzo gli avevano detto che il vecchio era decisamente e definitivamente salato , che è la peggior forma di sfortuna, e il ragazzo aveva ubbidito andando in un'altra barca dove prese tre bei pesci nella prima settimana. Era triste per il ragazzo veder arrivare ogni giorno il vecchio con la barca vuota e scendeva sempre ad aiutarlo a trasportare o le lenze addugliate o la gaffa e la fiocina e la vela serrata all'albero. La vela era rattoppata con sacchi da farina e quand'era serrata pareva la bandiera di una sconfitta perenne"

E' un brano de "Il vecchio e il mare" di Heminghway, quando poi il vecchio prenderà il pesce gli squali lo mangeranno durante il lento e penoso tragitto a casa.

Qui sulla sabbia che ha conosciuto il passo di Hemingway, in una baracca a due piani ci sono le foto di grandi pescispada di cui è rimasta solo la testa, era il 1936, da qui prese l'ispirazione per il suo racconto, che scrisse nel 1956, ci vinse il nobel e il Pulitzer.
Lo scrittore fu il primo a riportare intero un tonno a Bimini...odiava gli squali.

Nell'isola degli anni 30, quattro casette di legno, c'era un via vai di personaggi importanti, Karen Von Blixen, la scrittrice de la Mia Africa è immortalata col marito e Heminghway e la moglie.

L'inventore delle ganasce che sorreggono i copriruota delle nostre auto si era fatto costruire una casa che è raccontata dallo scrittore in "Isole nella corrente".

E il vecchio, ma allora era giovane, sembra copiato dalla figura di Staine, il proprietario di una agenzia di rating azionario. Per 60 anni non perse una stagione di pesca e per 60 anni non prese mai un Marlin.

Qui si arrivava con un idrovolante che atterrava direttamente nella laguna, davanti alle barche ormeggiate. Il proprietario della piccola compagnia aerea sembrava, anche lui, uscito da uno dei romanzi dello scrittore.
Alto, affascinante, un cane che lo seguiva sempre: decollo', ormai mio coetaneo, un giorno per provare l'aereo, tocco' gli alberi alla fine della laguna e si cappotto' in mare appena oltre la spieggia, un motore, le ali, e un pezzo del carrello sono sempre li in un metro di acqua turchese.

Oggi l'isola sta lentamente degradando, i ristorantini noti negli anni passati sono chiusi, trasformati in fatiscenti negozietti di souvenir. Sparita anche la culla del Calipso, un bar sulla kings road. Nella parte nord dell'isola un grosso resort offre le sue case dalle pareti di plastica in offerta speciale e i marina sono vuoti di barche.

I ricchi sono sempre ricchi di denaro ma ora poveri di sogni e forse sono così sazi delle droghe a basso costo di Miami da non aver bisogno di procurarsi l'adrenalina che, quella si, richiede in pagamento coraggio, impegno e cuore.

Arnaldo










 Questa è la prova che il vecchio e il mare è stato ispirato dalla pesca a Bimini nel 36 e non da Cuba.



In questo bar è nato il Calipso.






La casa descritta da Hermingway in Isole nella Corrente


Ecco il testo:
Hemingway's whiskey, warm and smooth and mean
Even when it burns, it'll always finish clean
He didn't like it watered down, he took it straight up and neat
If it was bad enough for him, you know it's bad enough for me

Hemingway's whiskey

Ah, it's tough out there, a good muse is hard to find
Living one word to the next, one line at a time
There's more to life than whiskey, there's more to words than rhyme
Sometimes nothing works, sometimes nothing shines

Like Hemingway's whiskey

Sail away, sail away, three sheets to the wind
Live hard, die hard, this one's for him

Hemingway's whiskey, warm and smooth and mean
Even when it burns, it'll always finish clean
He didn't like it watered down, he took it straight up and neat
If it was bad enough for him, you know it's bad enough for me

Hemingway's whiskey
Hemingway's whiskey
Hemingway's whiskey

domenica 22 maggio 2011

75 miglia da Chub Cay a Cat Cay

Il giorno prima di lasciare Chub Cay, ci siamo rilassati nella sua bellissima piscina e Arnaldo ne ha approfittato per scattare alcune foto anche alla barca arenata e incastrata sulla roccia.
L'ancoraggio di fronte a Chub Cay e' Ok, se c'e' calma di vento, ma se invece soffia forte da tutti i quadranti, eccetto SW, e' pericoloso perche' si forma molta onda. meglio pagare il costosissimo marina e stare al sicuro.









Sulla prua di questa barca il proprietario ha scritto:

"fiera sto qui, sempre viva
perchè ho salvato il mio equipaggio"

 18 maggio: luna piena a Chub Cay


Questa era una delle traversate che mi preoccupavano di piu', anche se all'interno della barriera, ma 75 miglia sono tante e lungo la rotta mancano completamente ormeggi a ridosso di qualche cays; fare il percorso in giornata praticamente impossibile 14 ore, saremmo arrivati al buio... ma l'idea di Arnaldo di spezzare in due il viaggio dando l'ancora verso le 5/6 del pomeriggio nella barriera e' stata vincente.
Per cui brevemente: lasciamo il marina di Chub Cay alle 11.00 di giovedi' e dopo 14 miglia di navigazione in mare aperto (tongue of ocean)  attraversiamo il way point del Northwest Channel per entrare in piattaforma. Questo punto e' molto pericoloso per la forte corrente (da 6 nodi siamo scesi a 3,8); giovedi' sarebbe stato impensabile farlo in direzione contraria, la foto è presa all'interno della barriera già in acque tranquille.


Alle 5.00 pm, dopo 31 miglia ci fermiamo e diamo l'ancora nella piattaforma, abbiamo 15 piedi di profondità (4,5 metri). Ho vinto la mia paura di dormire in mare completamente aperto, anche se è stata una notte agitata per via del vento a 18 nodi e nessuno attorno.
Venerdi 20 percorriamo le restanti 45 miglia, vento di poppa, solo fiocco e motore, per via del caldo siamo obbligati a tenere il tendalino e questo impedisce l'uso della randa.
Peschiamo tantissimo ma solo grossi barracuda (4) che sono a rischio cinguatera, per cui li slamiamo e ributtiamo in acqua, e pensare che il barracuda è ottimo: i primi due anni in Nigeria mi nutrivo solo di barracuda e di pollo.






Alle 3.30 pm, dopo 8 ore di navigazione entriamo nel porticciolo di Cat Cay, isola privata, accessibile solo a chi arriva con la barca e ai soci del Cat Cay Club che arrivano con aerei ed elicotteri per cui c'è una fascia proibita all'ancoraggio in testata del piccolo aereoporto.
Il marina è bellissimo e l'acqua nei rubinetti è buona come quella delle Abaco. Ottimo il supermercato con i vini dei miliardari: adesso dopo il film "un'ottima annata" è diventato di moda fra i miliardari comprarsi una vigna e fare il proprio vino, che poi vendono a prezzi allucinanti ad altri miliardari. Noi ripieghiamo sulla birra...Samuel Adams, lasciata negli States.

Il logo, dalle magliette al faro è il gatto.

mercoledì 18 maggio 2011

e il gatto cosa fa?....


La crociera e' bella, il cibo e i cocktail buoni ma l'animazione lascia un po' a desiderare! Miao miao...
(avete visto che bel lavoro hanno fatto arnaldo ed mg, cambiando il pavimento con il laminato che avevano comperato a London al salone nautico?)

Mi sono divertito moltissimo nel mare di Abaco ma il mio posto preferito e' Man O' War dove c'era Fred che vendeva il tonno appena pescato




 E che dire dei tramonti e della tranquillita' di Royal Island, senza pericoli per un gatto 

I primi tempi Franzie, durante la navigazione, si nascondeva nell'armadio dei vestiti dove c'e' un comodo ripiano; poi ha preso l'abitudine di stare sotto il tavolo fino all'arrivo, adesso invece ha acquistato una familiarita' totale con la barca e la navigazione per cui si sdraia a prendere il sole in quadrato o, nel caso di onda e traballamento, opta per lo spazio fra l'armadietto, la cabina di prua e il bagno, come si vede nella photo.

Franzie di notte ha tre posti preferiti per dormire:fino alle 5.00 sulla cuccetta in quadrato, se invece fa caldo si sdraia sul pagliolato; alle 5-5.30 am dopo il suo primo breakfast si sposta acciambellato sul sedile intorno al tavolo e guai a chi vuole sedersi su questo sedile anche durante il giorno. E’ una sua proprieta’. Verso il tramonto invece si sdraia sul predellino di ingresso, in contemplazione delle luci, degli odori del mare gli uccelli e poi piu’ tardi gira anche a prua. L’unica cosa che non riesce a fare e’ soddisfare il suo bisogno di curiosita’ salendo sulle barche, ormeggiate a fianco, perche’ glielo vietiamo categoricamente.





elettricista, ma quale elettricista ?
   
quando si nascondeva durante il tragitto nella intracoastal waterway

mg

17 maggio traversata da Nassau a Chub Cay (Berrys Island)

Ed eccoci alla terza e penultima traversata in mare aperto nel giro di due settimane: eravamo indecisi se partire ma in ogni caso avremmo dovuto lasciare il Bayshore Marina e muoverci in quello adiacente. L'alta marea necessaria per lasciare l'ormeggio di bayshore oggi e' 9.00 am ma ogni giorno shifta di circa un'ora per cui l'indomani la partenza sarebbe stata alle 10.00 e giovedi' alle 11.00; ritardando l'orario di arrivo nelle Berrys e come abbiamo visto in questi due mesi i temporali generalmente iniziano a svilupparsi nel tardo pomeriggio.
La traversata prevedeva 36 miglia con un tempo stimato di 6/7 ore di navigazione.


Partiamo dal marina alle 9.00 in piena alta marea e all'uscita del porto incrociamo questa portacontainer


Il vento soffia da Ovest per tutto il giorno per cui ce l'abbiamo in faccia e non possiamo mettere le vele: i bordi di bolina ci porterebbero via troppo tempo, il mare ha una leggera onda non superiore ai tre piedi, il tempo previsto di arrivo e' fra le 4 pm e le 5.00 pm. L'unico lato negativo e' la pesca, lascio la parola ad Arnaldo che come si puo' vedere dalla photo e' amareggiato.


OK, non si puo' dire che non si peschi fra le Bahamas ma il problema è che il pesce si porta via tutto!!
Si usa un artificiale come questo che saltella o naviga a pelo d'acqua: c'è una logica qui è pieno di calamaretti, appena arrivati uno è saltato in barca da solo e lo abbiamo mangiato la sera.

Ormai è la quarta volta che un pesce si mangia l'esca, solo che stavolta si è portato via 200 metri di lenza!
Devo dire che è stata fissata con cura al mulinello e testata con tutto il mio peso.
Semplicemente quando ho stretto la frizione per bloccarlo questa non è stata sufficiente, il filo si è svolto tutto ugualmente e poi si è staccato dal mulinello.

NON SO PIU' cosa fare....si accettano consigli.....


Le isole si vedono a una distanza di una decina di miglia.



Entriamo nel marina alle 4.30 in perfetto orario, in pozzetto il "Capo Gatto di Seconda Classe" Franzie, affascinato dalla quantità di gabbiani. 


La frugale cena serale, strombus con piselli su fette di polenta, ricetta speciale di Maria Grazia.



 Il marina è molto bello ma ....vuoto a causa del costo eccessivo degli ormeggi, quanto ci metteranno a capire che devono abbassare i prezzi, riusciranno a farlo prima di fallire?? e in piu' hanno anche aumentato del 30% rispetto al prezzo segnalato nel portolano e nell'atlante delle carte nautiche delle Bahamas!!