LITTLE FARMER CAY
gli equipaggi provenienti dalle varie isole dell’arcipelago delle Bahamas. Arriviamo in alta marea nello stretto passaggio a South, circumnavigando tutta l’isola, gli altri preferiscono
entrare da Nord da Oven Rock. E’ tutto pieno di barche arrivate per vedere le due giornate di regate e domenica la finale del super bowl sul maxi schermo del ristorante vicino alla pista d’atterraggio.
L’isola e’ stupenda,
noi siamo ormeggiati al molo del Farmers Cay Yacht Club perche’ arrivando alle
5.00pm sarebbe stato impossibile trovare una boa. Dalla parte West dell’isola
ci sono ben 43 barche a vela, il padrone del marina impegnatissimo al bar a
servire le persone, ci dira’ che le barche sono poche perche’ normalmente ne
arrivano piu’ di cento ma le pessime previsioni del tempo per il week end hanno frenato molte partenze.
Alle 7.30 di venerdi’
mattina siamo svegliati dall’arrivo del postale pieno di gente e degli
equipaggi con relative barche e assistiamo allo sbarco sia da terra che salendo
direttamente sulla boat, accompagnati da una buona musica.
Africa Queen ormeggiata al molo del marina di farmer cay |
Africa Queen ormeggiata al molo del marina di farmer cay |
Comunque passiamo due giorni stupendi immersi nelle regate, mi sembra di essere ritornata giovane ai tempi delle regate sul lago maggiore. Al pomeriggio di sabato c’e’ anche uno spettacolo tipo Junkanoo e poi alla sera nella sala del nostro marina la premiazione degli equipaggi e i soliti discorsi degli amministratori locali e dei politici, giunti appositamente dalla capitale. “Farmers Cay e’ l’isola migliore fra le family island”, il suo passato glorioso, bla bla…, probabilmente alle regate di Long Island diranno la stessa cosa….i politici sono quasi sempre uguali in tutto il mondo, qui pero’ hanno incentivato lo sport della vela aprendo delle scuole della vela per i giovani, proprio come un tale Monti quando nel 2012
Con dei provvedimenti
demenziali ha fatto scappare la gran parte delle barche italiane in Francia, Croazia
e Grecia. E dire che le barche italiane sono sempre le piu’ belle, appena
ormeggiati vengono subito a farci i complimenti per la barca, lasciando stupito
Art con il suo 41’ Hunter (barca americana) che nessuno fila. E non sto a farvi
la storia dei primi cantieri navale di Napoli gia’ fiorenti nel 1700, per
arrivare ai cantieri degli anni 70 in zona forli’/Cesena: la comar con il sig
Zavatta e isuoi Comet, il Pardo con il Grand soleil, insomma un mondo
meraviglioso di grande eccellenza, lasciato andare per demagogia
alla deriva.
devo agggiungere altre foto....
Dopo 5 days di bello
domenica il vento fortissimo da Ovest imperversa e cambia tutta l’immagine. Pensavamo
si fosse stabilizzata la stagione anche perche’ ce lo aveva detto il gestore
del marina Roosvelt Nixon.
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