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domenica 13 maggio 2012

Program change

Gia’ lunedi’ 7  maggio, considerando il ritardo accumulato per la mancanza di finestre propizie per la traversata sulle Bahamas e il continuo susseguirsi di showers and thunderstorms, avevamo fatto il punto della situazione decidendo di cambiare programma:
abbandonata l’idea di andare il piu’ a Sud possibile, fuori dalla zona uragani che avrebbe significato arrivare almeno alla Martinica. Arnaldo proponeva di fare Cat Cay e poi Nassau per chiedere il permesso/visto per Portorico e poi riattraversare a meta’ giugno e lasciare la barca in Florida. Yo aggiungevo quindici giorni per fare rotta su Eluthera e vederla bene sia nel tragitto di andata che al ritorno. In questo modo a Ottobre avremmo potuto da Nassau passare direttamente sulle isole Exuma.

                                           Franzie in crisi di astinenza da tonno

 Questi i nostri nuovi progetti ma questa settimana e’ stata decisamente peggio delle precedenti per condizioni climatiche con perturbazioni quasi giornaliere e per arrivare almeno a Nassau ci occorrerebbero 6/7 giorni tranquilli: uno per andare a Fort Lauderdale lungo l’Intracoastal Waterways ma non con vento contrario altrimenti l’attesa ai 20 ponti diventerebbe un incubo… poi un giorno bellissimo per traversare su Cat Cay, un giorno di relax e  uno perfetto per stare all’ancora, in piattaforma, a Russel Beacon e poi altri due per il passaggio nelle Berrys e per Nassau. Con la situazione climatica attuale praticamente e’ da piu’ di un mese che ci sono stati periodi tranquilli non superiori ai due/tre giorni di seguito. Arnaldo dissente da questa mia visione ottimistica affermando che ci sono stati solo due giorni di calma di vento e di mare, il vento ha sempre soffiato sopra i 15 nodi e nei periodi in cui veniva da Sud ha superato i 25 nodi, questo nei giorni belli, poi un continuo divento da Est con temporali quotidiani.
                       barca momentaneamente in secca all'entrata del marina (bassa marea)


Per cui in questi giorni abbiamo deciso di anticipare il rientro in Italia a fine maggio,  lasciando la barca a Fort Pierce e riconsiderare il tutto per meta’ Ottobre.
In giro ci sono poche barche con rotta verso Nord, verso Sud non va nessuno!
Proprio ieri sera sono arrivate al Riviera Beach Marina due imbarcazioni di cui un 36’ con un belga da solo che proviene dalla Guadalupa: e’ in giro da febbraio. Adesso dobbiamo incontrarci per uno scambio di informazioni, noi dobbiamo raccontargli come affrontare l’ICW e i posti dove e’ meglio fermarsi. Lui ci dara’ informazioni sulle isole caraibiche.
Una delle cose che ci pesa maggiormente e’ che la barca non e’ stata mai cosi’ pronta come adesso per affrontare giorni e giorni di traversate: motore OK, wind generator nuovo, batterie nuove, gommone nuovo, cartografia che copre tutto il Caribe, pompa del water nuova, bombole di propano piene, cambusa pronta per affrontare 3 settimane. Abbiamo anche una considerevole scorta di vino dato che l’anno scorso alle Bahamas era carissimo. E continuo…..cibo per gatto per un mese, il te Royal blend Fortum and mason regalatomi da Lela in una sua missione provvidenziale a Londra. E ancora... luci di cabina funzionanti al completo. Per chiudere in bellezza abbiamo anche chiamato un addetto al rigging per mandarlo in testa d’albero a sistemare le drizze del genoa e del jib (fiocco) anzi quella del genoa non c’e’ mai stata e Arnaldo se ne e’ accorto perche’ cambiando vela ha trovato uno strozzo in cima d’albero: Gli ingranaggi necessitavano oliatura e ingrasso perche’ i dieci mesi nel Banana River, a due passi dall’oceano, con la salsedine, si sono corrosi.
Siamo depressi: e’ la prima volta che dobbiamo cambiare completamente il nostro programma. 





aggiungo qualche altra foto dalla mia centrale operativa del TIKI bar, prima che finisca la batteria del PC


                                                             St Lucie Canal


                                               avvoltoi vicino al lago Okeechobee

                                                               MG a Port Salerno

                                                               Port Salerno

giovedì 10 maggio 2012

Situazione climatica

Il clima della Florida quest’anno è anomalo. Ricorda quello della Cheasapeake Bay d’Agosto. Il tenore di umidità elevato provoca la formazione di temporali pomeridiani con una precisione cronometrica. Ore 1.00 pm nubi a grappolo sparse, ore 2.00pm: formazione di un fronte temporalesco ore quattro copertura quasi totale del cielo. Poi a scelta, raffiche di vento, tornado o water spot, che è una tromba d’aria che scende verso la superficie del mare al margine delle nubi temporalesche. Il vento gira di 360° nel giro di un minuto, a 30 nodi, per chi è a bordo, e in marina, è solo una particolarità: prima la barca si inclina da un lato, poi si alza la prua, si inclina dall’altro lato infine si alza la poppa. nulla di eclatante, meno simpatico il fenomeno in mare, con vele alzate o all’ancora. Fortunatamente noi siamo nel solito marina, è tre pomeriggi che succede quanto descritto. 



                                        10 maggio Riviera Beach Africa Queen, slip 312 

La scorsa settimana, terminati i lavori del meccanico, venerdì 4 cerchiamo di spostarci su Fort Lauderdale uscendo in oceano per evitare il passaggio dei 20 ponti. La velocità all’uscita nell’inlet è fantastica, siamo spinti dalla corrente di marea uscente che si scontra con un vento di 15 nodi da sud est creando un’onda alta e ripida con frangente: malgrado questo la velocità sfiora i 7 nodi, ma, quando ci mettiamo in rotta verso sud la corrente del golfo (che venerdì era a solo 1 miglio e mezzo dalla costa) ci ferma quasi, riducendo la velocità a tre, quattro nodi. Assolutamente inacettabile per un trasferimento così lungo. Ormeggiamo all’ancora nel Lake Worth, decidendo di partire l’indomani all’alba e ne approfittiamo per testare il nuovo generatore eolico. Dopo qualche ora il generatore ancora non parte, con terrore mi accorgo che le due batterie del motore sono completamente defunte e quella dei servizi, caricata dal generatore non lo è stata ed è anch’ essa in agonia.
Panico, spegniamo tutto, siamo senza luce, sono le 8 di sera, MG si ricorda le serate a Port Harcourt quando mancava la luce e il generatore non partiva. Il generatore eolico si mette a partire solo quando lo metto su spento e carica la batteria, forse, per tutta la notte. La mattina abbiamo tre alternative: gonfiare il gommone e trainare la barca nel marina; entrare a vela nel marina; chiamare il rimorchio a caro prezzo. La fortuna ci assiste e il motore parte al primo colpo con la batteria di servizio che si è ricaricata un poco. Lunedì il meccanico, che ha seguito le nostre avventure sul telefonino, si accorge che le istruzioni di montaggio sono errate, o meglio: due cavi portano indicazioni invertite, cambiamo le batterie defunte.

meno male che a Riviera Beach non ci si annoia fra la musica anni 70 del TIKI bar e i pomodori verdi fritti; verso il weekend e qualche volta anche in settimana le due barche per turisti organizzano cene e giro nella laguna e capita di vedere delle persone tutte in ghingheri....




Domenica pomeriggio siamo ancora andati a west Palm Beach: si puo' girare su un trolley in giro per la citta'


 Franzie invece delle finestre per la traversata se ne fa un baffo e se la gode alla grande, come si vede dalle pose rilassate ...



sabato 5 maggio 2012

1 maggio Riviera Beach


 1 Maggio 2012

Domani dovrebbero arrivare i meccanici con i ricambi VOLVO e il palo sistemato per installare il wind generator. la finestra della scorsa settimana e' durata solo tre giorni e sabato ha iniziato di nuovo il brutto tempo fino a lunedi', che ci ha regalato come consolazione dei bei tramonti e un arcobaleno completo:




Considerando il fatto che siamo bloccati in attesa dei pezzi di ricambio del motore Volvo, non ci scoraggiamo e noleggiamo un'auto alla Enterprise con tariffa week end 19,9$ plus tax al giorno, (47$ week end tutto compreso) e andiamo a Ft Lauderdale per cercare il gommone e recuperare la pompa del cesso. Altri due importatori di gommoni europei hanno prezzi allucinanti per cui ripieghiamo sul West Marine Megastore che finalmente ha un modello leggermente più corto e, dietro richiesta, ci fa anche lo sconto. Arnaldo si pente di non aver dato retta a MG e acquistato il gommone bianco latte fru fru brianzolo. Andiamo da Bluewater, una libreria nautica che ha come primo scopo quello di vendere carte nautiche di tutto il mondo: carte dell’ammiragliato, italiane, spagnole, greche in grandi cassettiere o in album. Compriamo tutto il set del caribe con uno sconto da Portorico alle Grenadine. Incontriamo un marinaio con una maglietta italiana: Cantieri delle Marche, si e’ fermato per comprare la cartografia per la traversata atlantica di un nuovo grosso motoscafone che stanno costruendo in Italia.
Maria Grazia


 Domenica facciamo una escursione, sotto la pioggia battente, (mentre la Hunziker prende il sole a Miami???) verso il lago Okeechobee. In origine era un laghetto in mezzo alle paludi abitate da quei fricchettoni degli indiani che passavano il loro tempo a fumare, e a dormire sotto le frasche delle tende, quando proprio avevano appetito perdevano un paio d’ore per pescare un pescegatto o prendere una lepre da fare alla brace. Poi sono arrivati i bianchi con la loro mania del lavoro e della industrializzazione, hanno fatto dei canali che drenavano l’acqua dell Florida nel laghetto che è diventato grande quattro volte la laguna di Venezia. Ma per gli indiani basta pescare, basta cacciare,  non più dormite all’ombra. Si sono leggermente arrabbiati, hanno bruciato un paio di stabilimenti (inizi novecento) e sono stati deportati nelle everglades, dove ancora oggi hanno i villaggi nelle paludi. I bianchi, però, si erano dimenticati degli uragani: quando arriva un uragano il lago Okeechobee, poco profondo, semplicemente si sposta tutto insieme e, l’ultimo uragano, ha fatto qualcosa come 900 vittime, sepolte in una grande fossa comune. (Abbiamo parlato col custode del ponte apribile della ferrovia nelle foto).


 Esiste un canale navigabile il St Lucie Canal, parallelo alla statale 76, che collega le due sponde della Florida tramite l’Okeechobee. E’ quindi possibile entrare nel St Lucie River vicino a Stuart costa Atlantica e uscire a Fort Myers, Golfo del Messico, evitando di circumnavigare la penisola. Da quello che abbiamo visto si tratta di un viaggio allucinante e molto, molto selvaggio, il custode definisce il lago e l’area circostante come un posto di alligatori e serpenti. MG si produce in un servizio fotografico per illustrare la costruzione della diga, alta una ventina di metri, per evitare che il lago si sposti di nuovo.
Arnaldo.




Al ritorno facciamo uno stop a Porto Salerno per assaporare meglio il posto e assistiamo alla gara di tiro del cefalo: una bella ragazza cerca di centrare un grosso vascone con un cefalo morto, mentre due furbi pellicani sperano che sbagli per fregarsi il cefalo.



 Mentre A & MG sono stufi di essere fermi da due settimane, anche se c’è stato un altro temporale, io mi sto divertendo moltissimo con le mie esplorazioni serali dopo il tramonto, girando sul pontone e saltando sulla barca dei vicini. Ho retto bene anche l’arrivo dei meccanici perché uno di loro è un servo di un felino come A & MG.
Franzie




Tramonti: Rosso di sera non è vero che bel tempo si spera. Spesso piove più forte, con un arcobaleno intero..splendido.

aggiungo altre foto dell'escursione sul lago Okeechobee, l'intracoastal waterways e il marina completamente deserto di Pahokee, ed e' gia' pieno di vita perche' il toponimo successivo e' rappresentato da un binario (probabilmente prima c'era il paese e poi qualche uragano l'ha spazzato via) 

                                  Intracoastal waterways prima di arrivare a Pahokee

                                marina di Pahokee

venerdì 27 aprile 2012

Finestra favorevole per la traversata ma il Volvo…


Da mercoledì 25 Aprile  il tempo si è finalmente stabilizzato con un leggero vento da sud, ideale per traversare sulle Bahamas. Ma siamo bloccati a Riviera Beach in attesa dei ricambi Volvo: il meccanico, ha tastato il liquido giallastro nella sentina, lo ha annusato, si è pulito le dita nei calzoncini nuovi di bucato e ha detto che i tubi di ritorno del gasolio degli iniettori stanno perdendo.
Questo ha scatenato l’economia globale: una telefonata ha allertato il magazzino Volvo che ha chiamato la sede centrale in Svezia che ha chiamato la fabbrica a Stavangen che ha richiamato al lavoro uno degli operai di Babbo Natale messo in mobilità lunga e si è attivato con tornio e lima per produrre quattro tubicini, che verranno spediti tramite UPS dal suo collega Olaf che, anche lui, lavorava per la BN&B (Babbo Natale & Befana) e arriveranno asap qui negli USA: il prezzo lo stabilira' Gucci.
Questo per dire che occorre una settimana per i ricambi carissimi.



 Ne approfittiamo per raccontare pettegolezzi nautici.

Sapete cosa fa Babbo Natale quando non lavora?
Vive su un piccolo 9 metri a vela nel porto di Riviera Beach. L’anno scorso aveva un cagnolino, ma adesso non piu’. All’estremità del molo, invece, vive un reduce dal Vietnam in barca con due ex ballerine vietnamite. La sera escono sul molo, clandestinamente, con una canna da pesca per rifornirsi della cena. Ovviamente la realtà è “probabilmente” più prosaica, ma, perché privarsi di un po’ di fantasia...

Arnaldo.
                                               tonno leggermente scottato con capperini

 Questa volta si fanno pochi incontri, non sappiamo se per la crisi o perché gli spostamenti vengono fatti, in genere, prima di Natale e, adesso, siamo ancora in anticipo per il ritorno in massa degli snowbirds a Nord.
In queste 100 miglia abbiamo incrociato solo una ventina di barche a vela ma dirette a Nord.
Abbiamo conosciuto una coppia tedesca che fa la spola fra Germania, Canada e Florida. Stava cercando un’auto usata da comperare per rientrare in Canada e lasciare la barca a Indiantown. Ci ha dato un suggerimento su dove comperare un gommone, così abbiamo scoperto “Stuart” che è un paesino a 30 miglia Nord di Palm Beach: MG, malgrado il mal di gengive, non si dà pace per non averlo considerato come tappa dopo Fort Pierce: controllando le nostre carte la baia circondata da bar e terrazze sul mare…non appare. Ci mancano, infatti, quel paio di miglia di cartografia fra la Intracoastal e il St Lucie River…peccato.  Il gommone è un Achilles costosissimo che lasciamo perdere, invece troviamo da riempire la bombola di propano e MG diffonde la sua ricetta di Ostriche “steamed” in una pescheria con annessa cucina che, per la prima volta, le prepara, 12, per lei. Pensiamo che verranno inserite nel menu d’ora in poi. Prima si facevano: fritte con pastella (orrore!!) o crude….ottime.

                               Arnaldo che sta facendo riempire la bombola di propano

Il gatto approfitta delle serate sul ponte e ha provato una breve passeggiata sul molo. L’arrivo della nave turistica lo ha disturbato e con un balzo “felino”, nonostante i 12 anni è ritornato a bordo.


                               Franzie in esplorazione a poppa in pieno giorno

                                Franzie col suo piccolo hamburger, cucinato senza spezie...raw miao











martedì 24 aprile 2012

24 Aprile Riviera Beach Municipal Marina


Siamo nel Municipal Marina di Riviera Beach e fa un freddo becco! La stagione e’ particolare: si lamentano tutti perche’ c'e’ molto vento e si passa da una perturbazione all’altra: Noi ne abbiamo approfittato per fare un sacco di cose, Arnaldo dice che mi sono dilungata troppo per cui, riassume qui sotto i punti essenziali:

Per chi ha poco tempo in questo numero:
Il wind generator, lo installiamo
Franzie dal veterinario per le vaccinazioni di entrata alle Bahamas
Attesa per il noleggio auto
Tempesta tropicale
Pompa del cesso.
Fa un freddo becco!!

Venerdì 20 Aprile 2011

Le cose negli USA cambiano tantissimo da un anno all’altro: siamo arrivati al Marina di Riviera Beach, sicuri di ritrovare il meccanico che ci aveva fatto i lavori nel marzo 2011 e invece e’ sparito non solo il meccanico ma anche il capannone; fortunatamente Arnaldo aveva conservato il suo numero telefonico sul cellulare americano e cosi’ siamo riusciti a contattarlo per martedi’ per cambiare l’olio del motore che va cambiato ogni anno oppure ogni 100 ore e per installare il wind generator che sostituirà il radar non molto utile nel Caribe: Il wind generator dovrebbe invce caricare la batteria per mantenere acceso il frigorifero anche quando si sta all’ancora.
Oggi siamo stati nella clinica veterinaria a prendere l’appuntamento per Franzie per le vaccinazioni di entrata alle Bahamas e in un altro posto a comperare i cibi wd per gatto diabetico: negli States ci vuole la prescrption del veterinario per acquistare cibi particolari. Persino per avere il collutorio alla clorexsidrina ci vuole una prescription, non ci sono farmacisti come da noi ma commessi per cui senza prescription si possono prendere solo le cose da banco.
Adesso siamo all’Enterprise in attesa che riconsegnino qualche auto in quanto senza prenotazione il venerdi’ e’ un casino.. …
Verso le 5.00 pm mi sposto al marina, visto il temporale in arrivo. Appena in tempo riesco a chiudere gli oblò  e si scatena un temporalone, qui dicono tempesta tropicale, vento a 40 nodi, acqua orizzontale. Io e Franzie ci chiudiamo dentro fino a che non arriva Arnaldo, che è stato ad aspettare inutilmente la chiusura  dell’Enterprise. A questo punto esco per andare a prenderlo, visto che è in maglietta e calzoncini e, stranamente, la temperatura è scesa di parecchi gradi. Ma il vento fortissimo impedisce di accostare la barca al pontone. Solo dopo diversi tentativi, approfittando di un momento di remissione, riesco a scendere. Mi sembrava di essere nel film Cape Fear, senza il cattivo pero’…

Il temporale durerà sia venerdì che sabato, con fulmini e tuoni notturni. L’ormeggio è ottimo, protetto da due grossi barconi per turisti (vedi foto):

  Venerdi' sera e domenica, approfittando del fatto che abbiamo l'auto, facciamo un break a Palm Beach, dove visitiamo il museo Norton (arte moderna e no)
                                                tramonto sull'Oceano a  Palm Beach



Whitehall, la casa di Henry Flager, magnate delle ferrovie, dicono che sia una delle case piu' belle della Florida, costruita nel 1901 costata, allora, 2.5 milioni di dollari, oggi museo, sabato sera stavano facendo un party,  Palm Beach.
A dir la verita' tutto l'Ocean Boulevard e' pieno di case mozzafiato: a Palm Beach si puo' andare solo in macchina, non passa l'autobus della PalmTran.

Questi giorni passano in fretta alla ricerca di un gommone e della pompa della toilet che si e’ rotta. E’ un modello particolare Wilcox Headmate 1460 del Connecticut…


per farla breve finalmente a Stuart, da Lewis, riusciamo ad ordinarla. Non ci va così bene per il gommone troviamo solo un  “achilles” costosissimo. Per cui ripiegheremo su quello più grande del West Marine, neanche il meccanico di Palm Beach è riuscito a trovarne uno inferiore agli otto piedi. Mg rimpiange di non aver comperato quello bianco, brianzolo, al salone nautico. Lo Zodiac zoom 230 e’ introvabile, anche se e’ presente su catalogo in piu’ con la storia del blu, in Florida, si cuoce al caldo e non e’ richiesto.

                                   Cominciano a vedersi diverse 500