Lascio questo spazio ad Arnaldo lontano dalla linea editoriale del blog.
Grazia
E cosi’, in un
attimo, il quadrato dell’Africa Queen si e’ riempito dei profumi e dei colori
delle jungle del Vietnam. Due ormeggi piu’ in la’ il proprietario sta chiudendo
la barca: ritorna negli Stati Uniti, uno dei problemi che si presentano e’ cosa
fare della cambusa avanzata, arriva da noi con una enorme borsa piena di ogni
ben di dio, formaggi, carne surgelata, pesce, persino una grossa sacca di uova
di mahi mahi, deliziosa fritta.
La valle di A-Shau, 2 chilometri dal confine col Laos |
Grazia decide di
ricambiare invitandoli a cena. Qui, la sera, con un leggero beccheggio creato
dall’onda della piattaforma che entra nel porto, si scopre che abbiamo in
comune il servizio miltare in cavalleria, carri armati per me, carri armati per
lui ma, con in piu’, per lui, un anno da volontario in Vietnam. 101
aviotrasportati, la cavalleria dall’aria. Chi non ricorda il film “Apocalipse
Now”, la trasposizione del romanzo di Conrad “Cuore di Tenebra”. Seduto con noi
c’e’ chi ha vissuto la tragedia del Vietnam in prima persona, arruolato come
sottotenente ha percorso tutti i gradi della carriera militare fin al grado di
colonnello.
Ma la sua storia non e’ quella di Apocalipse Now, e’ quella di
Hamburger Hill. Per chi non conosce questa storia si tratta di una collina
occupata dai Nord Vietnamiti e fortificata con cunicoli e bunker, di nessun
valore strategico ma, siccome era l’unico posto dove potevano vedere in faccia
il nemico mandarono ad ondate soldato dopo soldato, ci racconta che per ogni 30
centimetri della collina sono morti due ragazzi.
Art, questo il suo nome, e’
stupito che noi si conosca in profondo gli eventi e gli anni di quella guerra,
e allora, per lui, traduciamo “C’era un ragazzo che come me…” di Morandi, si
commuove e Maria Grazia gli racconta delle manifestazioni contro la guerra a cui
ha partecipato nei primi anni del liceo, 1968. Art, in quell’anno, rientrava in
patria alla fine del suo periodo in Vietnam e anche lui riceveva una lettera
mentre era in volo, gli comunicavano, cosi’, senza un grazie o un qualsiasi
commento la promozione al grado di Capitano. All’aereoporto, a S. Francisco il
doganiere gli dice…benvenuto a casa soldato…ma invece fuori c’era una folla di
contestatori che lo insultavano e i ragazzini gli sputavano addosso. Ma 17 dei
partecipanti al suo corso di allievo ufficiali non sono tornati a casa.E lui
dopo 15 anni, in un tranquillo lavoro d’uffico nella NATO in Germania ha
cominciato ad avere dei flash back, incubi, in cui era sotto un bombardamento,
spaventando la moglie che era con lui.Il cielo era nero dagli elicotteri, con i
soldati che si calavano lungo dei cavi per evitare l’atterraggio agli
apparecchi. E nessuno parla volentieri di questa pagina della storia americana,
con i giovani che non sanno nulla di quel periodo. E per un attimo compare,
nella tranquilla serata, l’immagine della scritta, nel film, sul muro:
“Apocalipse Now”, questa l’opinione di un ex militare: per vincere la
guerra occorreva bombardare Hanoi e i
bunker di Ho Chi Min. In un tono leggero ci racconta del periodo in Germania e
di come richiedessero, a lui, elicotteri per i paracadutisti tedeschi, perche’,
in questo modo, per ogni lancio, ricevevano un extra soldo….benedetta umanita’.
Arnaldo
Che storia
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