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mercoledì 12 gennaio 2011

La navigazione nella Intracoastal Waterways, tecnica e problemi.


La navigazione nella Intracoastal Waterways (ICW), come detto, presenta numerosissime difficolta’. La ICW dovrebbe essere dragata ovunque a 12 piedi (3.5mt) durante la minima bassa marea, ma non e’ cosi’ in numerosi punti.
Per questa ragione molti preferiscono evitare la navigazione in Georgia ed escono in oceano a Charleston,  rientrando poi a Fernandina Beach o nel St. Johns River, entrambi all’inizio della Florida (FL). 

Noi abbiamo navigato in Georgia la ICW a Novembre e Dicembre 2010 Maria Grazia lo rifarebbe, Arnaldo solo dietro un congruo compenso. Le emozioni che questa rotta da sono  uniche e oggetto di una descrizione in altro capitolo.

E non hanno tutti I torti, vediamo alcuni esempi:
Hells Gate (nome appropriato), in questo sito Internet i navigatori possono mettere I punti che hanno trovato difficili
l’ Africa Queen pesca 6 piedi, come vedete vengono segnalate profondita’ inferiori e quindi, teoricamente, non saremmo dovuti passare.



A sinistra non c’e’ fondo e va fatto assolutamente con la marea al Massimo, noi lo attraversiamo all’una del 3 Dicembre.
Tutto il percorso dopo il Front River,  dal miglio 643, dove non ci sono gli 8 piedi segnalati di pescaggio, fino al 665 iniziano una serie di allinementi con mede (Beacons) che sono un incubo:

Questo sistema funziona cosi’: si deve timonare in modo che I due miragli si trovino allineati l’uno sopra l’altro, spostandosi a destra e a sinistra a seconda di come si veda l’allineamento.          
Nella ICW la direzione ottimale per l’allineamento si ha quando si va verso le mede, ma queste devono essere allineate anche quando ci si ALLONTANA da esse e quindi si deve timonare continuando a guardarsi alle spalle oppure, come nel nostro caso, uno timona e l’altro dice “a destra”, “a sinistra”, se si sbaglia di cinque metri fuori allineamento si va in secca come mi e’ successo sul primo allineamento RW ”A”.



In questa ultima carta la direzione di navigazione e’ da nord a sud e il tratto in cui si deve virare dista dai miragli quasi un chilometro, rendendo l’allineamento problematico.
Alla fine avremo ancora due allineamenti, nella carta sottostante da affrontare, e cercheremo un posto per ancorare, il primo (punto A), con molta corrente di marea, ha iniziato subito ad arare e ci ha costretto a proseguire fino al punto segnato sulla carta col la lettera B, dove abbiamo ancorato e passato la notte sul Wailys Leg senza problemi.

lunedì 10 gennaio 2011

giovedì 6 gennaio 2011

La Vostra Benedetta Parodi (MariaGrazia)


Ed ecco una sezione piu’ leggera dedicata alla cucina e alla sopravvivenza a bordo senza farsi mancare niente come a casuccia propria.
Et “ voila “ la Benedetta Parodi dell’  “Africa Queen” alias M.Grazia  anche se a dir la verita’ il cuoco decisamente di gran lunga migliore dell’africa queen e’ sempre stato il nostro amico Roberto .
Roberto  e la moglie Alessandra  ci hanno seguito nel I° leg da Mattapoisett (MA) alla Cheasapeake Bay nell’agosto 2008 e nel secondo leg dalle Solomon’s island nella Cheasapeake bay (MD) fino a Charlerston nel South Carolina
durante luglio/agosto 2010. Purtroppo non hanno potuto seguirci nell’ultimo leg in quanto entrambi lavorano .
Piccolo regole per sopravvivere bene a bordo:
·         Appena arrivati in un posto, mentre si fa il check-in al marina, chiedere dove si puo’ comperare il pesce  (generalmente  e’ il supermercato dove si fara’ la spesa per il refournish della cambusa, ma in altri casi simpatici seafood store come alle
Solomons Island,a Morehead, a Beaufort e a Fernandina Beach ti rallegrano la vita.
·         Sono da preferire I prodotti locali che costano anche meno ad esempio in Georgia le capesante, molto frequenti nella Buzzard Bay (MA), sono costose
·          a Milano il pesce sia di alta qualita’ che medio costa sempre caro (vedi i gusci)
·         nella Cheasapeake  e nel Potomac (2009) invece ci siamo nutriti con quello che
pescavamo ovvero il fantastico bluefish ;


il top e’ il sushi di bluefish appena pescato, grande idea di Roberto, con lime e olio extravergine d’oliva, ma anche al forno con un lettuccio di patate non e’ male
·         forno: poiche’ e’alimentato a propano, bisogna calcolare un tempo maggiore che non con il metano: 30/45 minuti a seconda della size del pesce, 1h 30 per i cosciotti di tacchino per il thanksgiving day
·         nell’intracoastal non abbiamo mai pescato sia per la presenza dei delfini che per la velocita’ di crociera elevata 6/7 nodi
·         sistema di pesca; alla traina con cucchiaino e affondatore

ed ecco una considerazione sulla distribuzione dei prodotti ittici caratteristici delle zone attraversate e come cucinarli :
New England: astici e jumbo prawns, la morte loro, a mio avviso, e’ la bollitura  mangiandoli poi con maionese a volonta’ o una leggera citronette, limone, olio extravergine e prezzemolo

 e poi le scallops (capesante) gratinate al forno
o in padella con una leggera julienne di zucchine
Al ristorante iniziare invece con una clam chowder, tipica di tutto il New England
Cheasapeake Bay (MD& VA) e North Carolina: e’ il regno del granchio molle (soft crab) che e’ il blue crab quando sta facendo la muta e si puo’ mangiarne anche il morbido carapace.

Nel seafood store lo puliscono dall’apparato respiratorio ed e’ pronto
e impanato con una pastella segreta di Roberto e fritto e’ un vero sballo.
L’ho mangiato addirittura come brunch. Il granchio molle ricorda in grande le moleche veneziane. E poi il gia’ menzionato blue fish al forno con patate o come sushi.
Altri pesci che trovi un po’ dovunque sono i filetti di tonno: una scottata nell’olio d’oliva e via, si possono aggiungere dei capperini, lo snapper, il mahi mahi, il salmone per quest’ultimi una cottura piu’ lunga e vi aggiungerei anche un mezzo bicchiere di bianco e a piacere pezzetti di olive, se si vuole piu’ saporito un trito di acciughe sott’olio.
Dimenticavo una ricetta di Roberto con il copyright spaghetti ai gusci (clams) si mette a cuocere tutto insieme e il risultato finale e’ ottimo!!
E ora scendendo in South Carolina, Georgia e North Florida i prodotti dominanti che hanno dato il via anche a un’industria fiorente di scatolame
sono i gamberi di tutte le dimensioni e le ostriche, usate anche come elementi da costruzione nel tabby (mattone fatto di gusci di ostriche, sabbia e argilla).
Gamberi bolliti e serviti con maionese, grigliati, come componenti di un sughetto per gli spaghetti (remember comprare la pasta De Cecco perche’ proviene dall’italia mentre la barilla la fanno negli States)
Ostriche crude o leggermente scottate al vapore…..
Cosa ci aspettera’ nel prossimo leg?


                                          

martedì 4 gennaio 2011

Appunti Tecnici per chi ne vuole sapere di piu' sulle difficolta' della navigazione nell'Intracostal Waterways


GROUNDED e’ il termine che si usa per indicare l’andare in secca nella Intracoastal Waterways.
Lungo la costa atlantica degli Stati Uniti, da Norfolk (Virginia) fino a Key West (Florida) corre un canale navigabile che permette di andare a sud senza navigare in oceano. Paradossalmente questo tragitto e’ piu’ breve di quello in mare aperto. Inoltre permette di navigare quasi in ogni condizione meteo.
Mentre nella laguna di Venezia I canali sono segnalati da pali (Bricole) ogni 100 metri nella ICW il percorso e’ segnalato da paline (Buoy) sormontate da un quadrate verde o un triangolo rosso.


Sono distanziati “a vista” oppure messi nelle posizioni strategiche dove e’ necessario per segnalare il basso fondale.
Quindi andare in secca e’ improbabile in teoria, invece e’ frequentissimo per svariati motivi; qui metteremo alcuni esempi che ci sono capitati :
Charleston Harbour:

Questa e’ la carta nautica, (in colore rosa sono le boe) uscendo dal canale a destra si lascia a sinistra la boa verde 127 (FlG4s16ft4M”127” che significa FlashingGreen 4seconds 16feet(high) 4Miles (visible)”127” (number)).
In rosso il percorso:

C’era vento attorno ai 20 nodi e onda formata e,  in questo punto, la visuale era cosi’:

                               Punto quindi sulla prima boa in vista e il risultato e’ questo:

                               Gli ultimi venti metri percorsi fra le proteste di Maria Grazia che si era accorta che qualcosa non andava, ho rallentato ma ormai era tardi: il fondo e’ fangoso e non si riportano danni, ma uscire e’ una impresa: alla fine proseguiremo continuando a toccare fino ad essere di nuovo in acqua libera.
Cosa era successo: Le boe sono cartografate in maniera errata e sono spostate verso sud di qualche centinaio di metri: Questa la loro reale posizione:

Corrente e vento hanno contribuito a derivare la barca rapidamente verso la secca, succedera’ ancora.
Un altro momento in cui abbiamo, invece, rischiato di andare in secca ha avuto una origine diversa.
La navigazione attraversa anche vasti tratti di laguna aperta, chiamati river o sound in cui le boe sono distanziate di parecchi chilometri e occorre, quindi tracciare la rotta con la bussola o il GPS.

Naturalmente il GPS non e’ sempre acceso in navigazione, e, in questo caso la rotta reale era MOLTO e pericolosamente diversa da quella vera:

Cosa era successo:
Ho dimenticato la RADIO VHF portatile accesa vicino alla bussola. La deviazione era quindi importante (circa 30 gradi) e la portava direttamente verso una secca; la presenza di una struttura metallica, inoltre, confondeva il panorama all’orizzonte e poteva essere scambiata per la boa.
Anche in questo caso Maria Grazia si accorge dell’errore di rotta, ma qui ho il tempo di cambiare rapidamente direzione evitando il disastro.

(Arnaldo)

Le Carte nautiche GRATIS degli USA

Con commenti su ancoraggi, bassi fondali, marina:

https://www.activecaptain.com/X.php

Per scegliere una barca usata

http://www.yachtworld.com/core/search/cache/boatBuilderList.jsp


Per filmati di una coppia di canadesi che sono andati dai grandi laghi alle Bahamas, ma che non sono passati dalla Georgia come noi…codardi!

Un sito di chiacchiere: