Visualizzazioni totali

ARGOMENTI PRECEDENTI (qui le altre foto)

martedì 27 febbraio 2018

Penisola di Samana 1 puntata




Approfittando del periodo di vacanza di Italo, un mio ex collega ingegnere con cui ho avuto il piacere di lavorare e frequentare quando eravamo a Caracas 14 anni fa, decidiamo di andarlo a trovare nella sua casa a Sanchez, nella penisola di Samana e incominciare a scoprire l’isola di Hispaniola. Lasciamo il cantiere/yat club marina  mercoledi’ mattina (14 febbraio) dopo aver preso a noleggio il giorno prima la nostra prima auto a gas dal ragazzo del distributore tropigas e partiamo diretti verso la penisola di Samana.
La strada n 5, a parte il tratto da Imbert a Cofresi’, piena di buche e di criticita’, dopo e’ ok e migliora sempre piu’ man mano si va verso Cabarete e Rio San Juan> In questa localita’ ci fermiamo per vedere il mare e per concederci un pranzetto a base di pesce; lo snapper (chillo) e il mero (cernia). Il mare ovvero l’Oceano Atlantico e’ sempre agitato ormai da piu’ di quindici giorni, non c’e’ mai stato un giorno propizio per navigare, meno male che quest’anno per noi e’ quello dei lavori e della visita dell’isola ma via terra.




Anche la pioggia non ha dato tregua: mentre la prima settimana pioveva solo di notte e al mattino presto adesso la pioggia appare con tre/quattro scrosci anche durante il giorno, la strada non asfaltata per andare al marina e’ un disastro, per risalire con l’auto quando e’ piovuto molto bisogna prendere la rincorsa per evitare lo slittamento dei pneumatici.
Dopo questo primo tratto di circa 125 km fino a Rio San Juan, affrontiamo gli ultimi 100 km sempre seguendo la strada costiera e arriviamo a Sanchez verso le 5.00pm. Che emozione rivedere Italo dopo tanto dai bei tempi di Caracas e non e’ invecchiato per niente neanche un capello bianco e sua moglie Josephina e’anche lei in perfetta forma. La casa e’ semplicemente stupenda, costruita su una loma (collina) che si affaccia sulla baia di Samana. Questa e’ una zona di piantagione di alberi da cocco e in piu’ una zona turistica perche’ e’ vicina a diverse attrazioni come il parco  de los haitises, la cascata el limon e tutte le spiagge di las terrenas.




Arnaldo e Italo che gli sta mostrando la vasca idromassaggio e le piante




Italo ha costruito su un fianco della loma un bed & breakfast che entrera’ in funzione verso la fine dell’anno e’ semplicemente delizioso<Josephina invece si e’ dedicata al giardinaggio creando queste aiuole spettacolari ricche di piante tropicali e seguendo i lavori di terrazzamento all’orientale che rendono il luogo ancora piu’ magico. Saremo loro ospiti per due sere, alloggiando nella camera alta e partecipando a una cena con i profughi venezuelani. Italo e Josephina stanno ospitando alcuni venezuelani scappati dallo sfacelo del paese provocato dall’ultimo dittatore, e pensare che il Venezuela secondo tutti noi era uno dei paesi piu’ belli del mondo poiche’ univa lo spirito , la fantasia e l’iniziativa propria dei paesi latini ad una giusta dose di pragmaticita’ americana. Ci vorranno forse piu’ di tre generazioni per riportarlo a una situazione normale.

una delle camerette del bed & breakfast


Henry, l’insegnante di conga di Italo e’ l’ultima persona arrivata a Santo Domingo cinque giorni fa, e’ ancora molto scosso e sotto choc, ha perso negli ultimi mesi 10 kg, sommati a tutte le paure nel rientrare dopo i concerti con le strade totalmente deserte, preda di delinquenti che ti rubano la batteria dell’auto mentre cerchi di comperare qualcosa da mangiare quando lo trovi perche’ i supermercati come Excelsior Gama  sono vuoti….Quando rientriamo dal nostro giro del venerdi’ ci accoglie con una conga spettacolare. Purtroppo, troppo presa dalla compagnia e dai discorsi interessanti mi dimentico di immortalare la cena all’aperto con grigliata di pesce e calamari.

Henry musicista  e maestro venezuelano di conga

MG e Josephina sulla scalinata di casa

MG e Josephina, sullo sfondo la baia di Samana

dalla casa si domina la baia di Samana e il paese di Sanchez 



Sabato dopo aver salutato Josephina, andiamo all’estremita’ della penisola a Las Galeras, poi a vedere il capo di Samana e per finire, considerato che e’ una bella giornata e  non piove, nel tardo pomeriggio facciamo l’escursione a cavallo alla “Cascata El Limon”. All’inizio ho abbastanza paura anche perche’ il sentiero presenta zone con pozze d’acqua e melma ma il fedele Pinto si comporta benissimo, ci sono due tre punti in discesa veramente tosti, il ritorno invece e’ decisamente meglio perche’ ormai sono le cinque e la maggioranza dei turisti sono gia’ rientrati. I ranch che portano all’escursione sono in concorrenza e si boicottano l’uno con l’altro, in piu’ cercano di sopraffare Jose’ la mia giovane guida  che invece non demorde e non lascia il sentiero. Pinto, il cavallo inoltre e’ intelligentissimo, conosce tutto il percorso e quando devia dal sentiero e’ per mostrarti qualcosa. Alla fine mi dispiace lasciare il cavallo. 








Stravolti ma soddisfatti cerchiamo alloggio a Las Terrenas, dopo due tentativi un hotel pieno e l’altro non ok, troviamo una habitacion (camera) all’hotel las palmeras che e’ anche ristorante e bar. Crolliamo dalla stanchezza…

il negozietto che si vedeva dalla nostra camera d'albergo

Le foto delle spiagge di Las Terrenas, las Galeras e la visita alla cava di portoro saranno nel prossimo blog