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martedì 26 febbraio 2013

DA BIMINI ALLA PIATTAFORMA


Approfittando delle previsioni del tempo che danno buono per oggi 25 febbraio con vento da SE a 8/12 nodi e onde di 2ft massimo e il peggioramento da questa notte ma soprattutto da mercoledi’, dopo aver fatto dogana e saldato il marina ci muoviamo: l’acqua nel canale e’ un po’ agitata ma fuori l’oceano sembra calmo, partiamo in mid tide alle 10.30 diretti a nord di bimini per entrare di nuovo in piattaforma dopo 7/8 miglia nel punto di riferimento North rock e poi con 33 miglia avvicinarsi al canale di entrata a Chub Cay  e l’idea di dormire all’ancora in piattaforma non completamente al buio perche’ c’e’ luna piena. Arnaldo non e’ molto dell’avviso di muoversi perche’ non gli piace   il vento e il mare ma confida nelle previsioni che anche qui alle Bahamas come in Florida non sono piu’ attendibili. Usciamo il primo bordo e’ abbastanza impegnativo ma sulle successive 4 miglia
migliora, abbiamo una splendida velocita’ di 6 nodi ma arrivati in piattaforma il vento aumenta d’intensita’ e l’onda sale, a volte, fino a 4 , 5 piedi. Procediamo per un paio di miglia sperando che il ridosso delle secche a nord faccia da schermo, ma il vento è ormai sui 25 nodi e non accenna a cambiare. Ci aspetta quindi una navigazione bagnata (il mare frange ogn 5 minuti in coperta) una velocità diminuita. Insomma un giorno pesantissimo e una notte pazzesca all’ancora con la prospettiva di non poter affrontare lo stretto passaggio che porta a Chub Cay.
Alla 1 torniamo, con mare ancor più mosso. Con la prua che ogni tanto si infila nelle onde (meno male che è una barca che non si ingavona e è morbida nel passaggio sull’onda)

Alle 2.30 siamo di fronte al canale di Bimini ma aspettiamo un’ora per entrare perché siamo proprio in minima di marea.

Appena arriva una barca a vela la seguiamo e l’ingresso è semplice, stando leggermente più verso l’esterno del canale ci sono le profondità migliori di almeno 9 piedi.

Avremo la conferma dalla nostra icina di barca del dragaggio dell’ingresso nel porto.

Il porto di Bimini è un lungo canale, lungo circa 4 chilometri e ridossato verso ovest dall’isola e verso est aperto su una piattaforma bassa qualche decina di centimetri, il sogno di ogni sedimentologo!!

Stanotte la notte, anche nel porto, è stata pesante, con vento forte, e una onda piccola e corta fastdiosa.

Anche se Hemigway  non mi era simpatico (sporco maschilista) aveva ragione: sono proprio “ ISOLE NELLA CORRENTE” .












BAHAMAS


Finalmente domenica 24 riusciamo a partire e a fare la traversata per le Bahamas.
Le previsioni sembravano gia’ buone da sabato ma in realta’ c’era ancora un forte vento nella Intracoastal Waterways. Domenica prima dell’alba alle 4.15 lasciamo il marina e rapidamente ci portiamo in Oceano, incrociamo una enorme nave crociera ma non abbiamo nulla sotto mano per fare le foto, il mare e’ calmo e il vento da SE con corrente favorevole per cui non ci sembrava vero avere una velocita’ di 6 nodi con arrivo previsto per le 12.30/13.
Invece quasi dopo un’ora la velocita’ ha cominciato a scendere sui 3,5/3 ma il tempo d’arrivo era ancora accettabile. La situazione precipita quando la corrente del golfo veramente forte ci fa abbassare la velocita’ a 2 nodi con tempi di arrivo allucinanti che spaziavano dalle 10.00 pm alle 6 del giorno dopo.
Nello stesso tempo arriva anche un periodo di onda lunga che fa stare male il gatto che si era nutrito abbondantemente mentre yo, per evitare la stessa fine, mi sdraio.
Alle 8.00 pensavo che Arnaldo volesse tornare indietro invece come per incanto la velocita’ era migliorata in piu’ aggiungendo in prima battuta il genoa seguito in tempi brevi dalla randa, abbiamo ottenuto una velocita’ dai 3,7 ai 4 nodi con arrivo previsto alle 6.30pm che c’e’ ancora luce e poi eravamo in fase di luna piena.
Praticamente abbiamo fatto la traversata di bolina stretta con le vele piu’ il motore al massimo delle sue capacita’ (2000  giri ) dalle 9.00 alle 5.00 perche’ nel pomeriggio avvicinandoci a Bimini la corrente del golfo e’ diminuita incrementando la nostra velocita’ sopra i 5 nodi. Non c’erano altre barche  a vela provenienti da Fort Lauderdale, si vedevano in lontananza barche provenienti da Miami dove la rotta e’ piu’ favorevole e piu’ corta (42 miglia contro le 47 da Fort Lauderdale).

 L’entrata nel canale di Bimini e’ stata dragata la scorsa estate (forse le nostre proteste   al Ministero dell’Agricoltura e turismo, unite a quelle di chissa’ quanti altri navigatori sono servite a qualcosa? ) e’ stata indolore anche perche’ ci precedevano due barche a vela di pescaggio simile al nostro (6ft) comunque per maggior sicurezza seguiamo le zone ad alga rispetto a quelle di sabbia: yo mi piazzo a prua e  indico ad Arnaldo dove muoversi fino alla boa 8 dove ormai siamo sui 10ft. Ormeggiamo al Big Game marina dove eravamo gia’ stati nel maggio 2011. Il clima e’ stupendo e l’acqua trasparente. Franzie scende sul pontone ad ammirare le luci della sera. Alle 8.00pm ci addormentiamo stravolti ma felici. Al mattino facciamo una dogana rapidissima perche’ l’ufficio dogana per il natante e’ interno al marina mentre l’immigration e’ fuori dal cancello a 20 metri. Ce l’abbiamo fatta!!

 Bimini ai tempi di Hemingway.




In realta’ la traversata e’ stata fatta per pura fortuna: un angolo maggiore di vento ci avrebbe rallentato di parecchie ore l’arrivo rendendolo impossibile; dopo questa esperienza per il futuro o si parte di notte in assoluta calma di vento ma bisognerebbe essere in 4 persone per fare i turni a due per non addormentarsi o essendo in due spostarsi a Miami partendo sempre all’alba.
In navigazione abbiamo addirittura meditato il prossimo autunno di mettere la barca su una nave apposita che trasporta barche a vela e a motore direttamente nelle BVI (British Virgin Island) evitando la rotta per Portorico che viene chiamata qua il “sentiero della lavatrice (in realta’ la traduzione e’ strizzapanni)”.



Tutta la rotta che passa a Nord di Hispaniola (S.Domingo e Haiti) e’ contro vento navigando da Ovest a Est per colpa degli alisei che sono cosi’ belli per attraversare l’atlantico ma orribili sotto costa dove le barriere coralline creano frangente. Gli alisei sono piu’ deboli in estate ma in estate c’e’   il rischio di uragani e quindi e’ come il gatto che si morde la coda.
Per la cronaca a Fort Lauderdale sono rimaste ancora un sacco di barche in attesa, i canadesi che avevamo conosciuto nella saletta del marina hanno deciso di rinunciare e di raggiungere altri amici in barca, partiti all’inizio mese, utilizzando l’aereo.