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giovedì 21 aprile 2011

Animali

Inizio con due foto di Franzie all'interno della barca prima di partire per St Augustine, la prima tappa del IV leg.
 Ed ecco una raccolta di animali incontrati lungo il percorso di questo leg, ce ne sarebbero altri ma e' impossibile fotografarli perche' sono troppo lontani come le tartarughe  o la razza o lo squalo...
e poi in genere, quando li vedi, non hai mai la macchina photo a portata di mano..

 iniziamo con la bianca egrette sui pontoni del Municipal marina di St Augustine, FL



 pellicani sul traghetto di Mayport, John's River, FL
 scoiattolo e pavoni alla fonte della giovinezza a St Augustine




 I lamantini o manatee nel municipal marina di Titusville

delfini alle Bahamas:




 stelle di mare sulla spiaggia di Sandy Point

rondini di mare che discutono per l'ordine di beccata.

Cambusa e gastronomia


Ed ecco la vostra Benedetta Parodi alias MG che vi parla dello shopping gastronomico per sopravvivere al meglio oltreoceano.
Premetto che a Milano e dintorni yo sono una fanatica dell’Esselunga e delle bancarelle dove comprerei sempre solo che, nella mia zona, il mercato di frutta, verdura e pesce e’ solo il mercoledi’.
STATI UNITI  :
  NEW ENGLAND: il must e’ decisamente Whole Food dove trovi di tutto e di ottima qualita’(questo supermercato per inciso mi ha permesso di sopravvivere alla grande nella perfida Albione).  Per lo scatolame e le  cose di casa tipo detersivi, scottex, etc Trader’s Joe costa meno e offre una vasta gamma di prodotti.
Muovendosi nella CHESAPEAKE BAY, Maryland e Virginia, si passa invece a Food  Lyons che si trova anche nelle Caroline e talvolta in Florida, di qualita’ inferiore a Whole Food, ma accettabilissimo.
Nelle Solomon’ poi c’era un market particolare: Wooburns interessantissimo per verdure, frutta e specialmente pesce fresco.
A Charleston e nel Johns River invece abbiamo fatto l’esperienza positivissima di HarrisTeeter un simil whole food (ottimo pesce fresco). Nel John’s River e in tutta la Florida il supermercato piu’ noto e sempre presente in ogni localita’ e’ Publix.
Dopo anni di rifornimento cambusa  negli States, possiamo dire che si trova di tutto, ad eccezione di zafferano, funghi secchi e le tisane Pompadour .Inizialmente avevamo problemi anche con le fette biscottate ma ora ci sono le “Gilda” spagnole, peccato pero’ che non importino quelle del Mulino Bianco o le Buitoni, decisamente superiori. Un ottimo replacement alle fette biscottate sono gli americanissimi “Bagel Crisps”.
Per lo scatolame e i generi di conforto ovvero sottaceti, olive, etc i prodotti migliori sono sempre quelli italiani; si trova il tonno Cento e poi la fantastica brand “Mezzetta”, operante dal 1935 nella Napa Valley in California che produce perfino la giardiniera che serve per l’insalata di riso.
Passiamo poi alla pasta: De Cecco e Barilla  (e’ Barilla prodotta negli USA, quindi De Cecco importata is better).L’olio d’oliva sconfina dal Bertolli al Berio sempre presenti, talvolta il Carapelli, Monini e Colavita.
Alle BAHAMAS i prodotti sono di importazione dagli USA per cui si trovano tutte le stesse cose ma a un prezzo maggiorato: i prodotti locli sono le verdure (pomodori, peperoni) la frutta ananas e agrumi e il pesce: In teoria si dovrebbe pescarlo ma e’ veramente difficile, dopo la pesca miracolosa dei due gray snapper, le altre volte sono finite con le esche sia finte che non, mangiate dai pesci del posto.
Comunque in ogni posto c’e’ qualcuno che vende pesce, generalmente pescato e direttamente surgelato oppure come, ultimamente a Man O’ War, un tale Fred al mattino va in oceano a pescare e al pomeriggio, vicino al molo, pulisce i pesci che ha pescato e cosi’ ieri ci siamo mangiati un bel tonnetto.
I prodotti del luogo sono le aragoste, i conch, il grouper (cernia) e i vari snapper: red, gray.
Bisogna ricordarsi di comperare la conch gia’ pestata perche’ e’ durissima, la prima volta mi ero cimentata in una ricetta super con dadolata di peperoni, pomodori e sedano e poi i pezzetti di conch che sono risultati duri e gommosi. Poi Arnaldo ha risolto il problema buttando tutto nella pentola a pressione per un’ora circa.