Visualizzazioni totali

ARGOMENTI PRECEDENTI (qui le altre foto)

domenica 9 aprile 2017

Viaggio verso Turks & Caicos (1 puntata)

Wow Wow!!
Lettori carissimi del blog e’ con grande piacere che vi annuncio che venerdi’ 7 Aprile dopo un ultimo tratto di 65 miglia nautiche siamo arrivati nella parte Nord di Providenciales, una delle otto isole che formano l’arcipelago di Turks & Caicos. Tripudio e felicita’ nonostante l’entrata very tricky, in mezzo ai coralli con la guida del dinghy del marina e un 4/5 piccoli grounded dovuto al fatto che siamo entrati a mezzogiorno in completa bassa marea. Adesso siamo qui allo slip del Turtle Cove marina:  c’e’ in corso una piccola perturbazione con temporale, come da previsioni meteo.
Ma ecco il racconto, quasi dettagliato della nostra navigazione verso il Sud, iniziato mercoledi’ 29 Marzo quando lasciamo di prima mattina l’amatissima Stocking Island (scritto quando eravamo fermi a Mayaguana).

29 Marzo tramonto a Calabash Bay Long Island

29 marzo mercoledi’
L’oceano ha ancora l’onda residua del vento forte dei giorni precedenti> gia’ martedi’ mattina avevamo fatto un tentativo per partire ma la situazione ancora roughly dell’oceano ci aveva fatto desistere. Il planning e’ di navigare verso Cape S.Maria (26miglia+5) e poi dirigerci a Rum Cay  con altre 27 miglia per essere favoriti l’indomani con un percorso piu’ breve su Clarence Town. Il vento pero’, tanto per cambiare, e’ contro: soffia da NE e ci consente una media di soli 4,5 nodi con una previsione di arrivo a Rum Cay per le 9 di sera, impossibile entrare al buio in mezzo alle teste di corallo! Decidiamo quindi a malincuore di fermarci nella  Calabash  Bay  come due settimane fa quando ci eravamo aggregati ai canadesi di Buena Vista.


Giovedi 30 marzo: giornata very heavy, come prevedevamo; ci muoviamo prestissimo ma sempre contro vento verso Cape S.Maria e in piu’ la stima del tratto piu’ lungo di navigazione da Oneil Reef  a Clarence Town e’ sottostimato  sulla mappa di 5 miglia rispetto al reale. Il vento e’ ora da East e procediamo per circa sei ore di bolina stretta piu’ motore mettendolo al massimo dei giri (2200). Fortunatamente non usando l’autopilot ma timonando con turni di un’ora e sfruttando la nostra buona abilita’ al timone, frutto delle tante regate fatte in gioventu’ sul lago Maggiore, riusciamo a riguadagnare terreno ovvero acqua e ad arrivare alle 6.30pm invece che alle 7.30/8.00pm. L’entrata al buio sarebbe stata veramente tricky.
Il  Flying Fish Marina e’ molto bello, le altre 11 boats a vela sono all’ancora nel canale a sx ma noi non vedevamo l’ora di essere in un marina! Ormeggiamo all’inglese al fuel dock. Ormeggiate al marina ci sono invece i grossi yacht che escono per pescare mahi mahi,wahoo etc.  La notte, come da previsioni, inizia il vento forte da SE. Al mattino conosciamo la coppia di Happy Healer, una barca a vela piu’ piccola di noi, un Morgan 33’ decisi a partire per il Sud anche con il vento cosi’ forte.
Arnaldo inizialmente li vorrebbe seguire, poi meno male che il vento nel pomeriggio rinforza ancora e si rimane qui. Ci dividiamo i compiti: yo vado a fare le lavatrici e il dryer mentre Arnaldo riempie le tre taniche di diesel e a fare acqua( e’ proprio finita stamattina, e’ ancora quella di George Town).

frangente vicino all'ingresso del porto, con vento da nord sarebbe impossibile entrare


spiaggia di Clarence Town  sull'oceano




Pomeriggio di assoluto relax dopo un buon pranzo al ristorante del Marina. Giretto per Clarence Town fra uccelli, pecore, fiori. Interessante la chiesa bianca e azzurra fatta edificare da padre Jerome, l'eremita delle Cat Island. Padre Jerome  inizialmente era pastore della chiesa anglicana e fece costruire la St Paul's Anglican Church in stile gotico con infissi rossi, poi, convertitosi al cattolicesimo nel 1911, fece costruire invece la St Peter's Catholic Church in stile spagnoleggiante con gli infissi azzurri.




barche a vela all'ancora nel canale a sinistra dell'entrata a Clarence Town


una delle tante pond dell'isola, in passato si produceva sale




le simpatiche tracce dei granchi








1 Aprile Sabato
Inizia il secondo tratto della nostra avventura verso Sud. Il primo tratto da Stocking Island a Clarence Town e’ stato di 85 miglia in due giorni, adesso ci aspetta il piu’ lungo di almeno 140 miglia. L’idea iniziale era pero' di riuscire fra sabato e domenica, compresa la notte in navigazione, ad arrivare sull’isola di Providenciales a Turks & Caicos e avevamo fatto tutte le simulazioni con velocita’ di crociera a 4 nodi, 5 nodi piu’ il calcolo delle intermedie.  Salpiamo alle 7.30, la giornata e’ ottima,l’oceano si e’ calmato; l’unico inconveniente e’ che abbiamo il vento in faccia per cui non possiamo metter la vela che ci farebbe aumentare un po’ la velocita’ della boat. Procediamo con una velocita’ variabile fra i 4 e i 5 nodi. L’isola di Long Island sembra non finire mai, continuiamo a vederla  alla nostra dx mentre iniziamo la lunga rotta di oltre 60 miglia verso  Atwood (Acklins Island) attraversando il Crooked  Island passage. Siamo soli in mezzo all’oceano, prima di noi si erano mosse  da Clarence altre tre barche ma probabilmente sono piu’ veloci.Gli unici natanti che avvistiamo sono verso le 11.00 am una grossa nave cisterna e una barca a vela in direzione Nord.Alle 3.30 pm siamo a meta’ di questa rotta che e’ stata caratterizzata nonostante il vento a ESE e SE sugli 8/10 nodi da una buona velocita’ sui 5,5/6 nodi. La seconda parte invece vedra’ una brusca diminuizione di velocita’ che portera’ a un ritardo notevole sul way point davanti alle Crooked Island provocando tensione  e sconforto a bordo. In questi giorni abbiamo constatato come i bordi paralleli alle isole siano stati veramente lenti sia per il vento contro che per le correnti. Arrivati finalmente verso le 11.00 pm all’ultimo passaggio dalle Crooked alle Plana Cays e al Mayaguana passage si rompe la cinghia dell’alternatore, qualche ora prima invece erano scesi i giri del motore ma poi si era stabilizzato. L’ Africa Queen va avanti anche senza alternatore che carica le batterie: spegniamo tutte le luci interne e mettiamo in funzione il wind generator. Pensavo che la navigazione notturna mi creasse problemi e invece e’ la parte piu’ bella del percorso  perche’ a distanza vedevo i fari della batelco e del faro di entrata di Atwood. Di notte ci alterniamo a turni di 2 ore a testa, a me spetta quello dall’una alle tre e dalle 5.00am alle 7.00, bellissimo l’ultimo perche’ assisto all’arrivo dell’alba mentre attraversiamo il Mayaguana Passage.



Abrahams Bay, situata nella parte sud di Mayaguana

2 Aprile domenica
 Arriviamo in prossimita’ di Mayaguana alle 11.30 am: abbiamo fatto 140 miglia in 29 hours con una media tutto sommato buona:4,8 nodi
Percorso veramente tricky  di circa 4 miglia ( scopriremo dopo che almeno eravamo in alta marea)  nella Abrahams Bay dove ormeggiamo davanti al paese e al segnale della batelco (dimenticavo e’ la compagnia telefonica) ci siamo fermati perche’ le previsioni del tempo davano brutto da lunedi’ in poi.


MG aggiorna il diario di bordo



i nostri vicini di barca che sono costretti a scendere tutti i giorni perche' hanno due cani
Nell’isola non c’e’ proprio niente, la domenica non scendiamo a terra perche’ completamente stravolti dalla navigazione notturna e dallo stress accumulato, risposiamo e nel tardo pomeriggio scopriamo che sono arrivate altre barche compreso Happy Healer. Lunedi’ il vento e’ veramente fortissimo come da previsioni e non e’ consigliabile scendere dalla boat: si balla come a George Town, in piu’ bisogna scendere in alta marea perche’ anche con il dinghy e’ problematico. finalmente riusciamo a scendere martedi’ pomeriggio in corrispondenza dell’alta marea del pomeriggio.  A parte il bell’edificio della batelco e una chiesa non c’’e’ proprio nulla, lo store "Lorraine" ha poche cose, meno male che c’e’ il pane e il negozio dei liquors and drink purtroppo riapre alle 6.00. Passero' ancora due notti pesanti con il surge che non da’ tregua, mi sono persino spostata a dormire a poppa e ho messo i tappi nelle orecchie per non sentire il rumore delle paratie e del timone….

la strada principale di Mayaguana



vi piace questo hard-ground?


 i
Dimenticavo che martedi' pomeriggio arrivano insieme tre barche a vela dirette a North; il loro arrivo sembrava quello delle tre caravelle....