Visualizzazioni totali

ARGOMENTI PRECEDENTI (qui le altre foto)

giovedì 9 novembre 2017

Geologia ,romanita' e rovine romane





saline a Santa Pola

Approfittando del fantastico clima della Costa del Sol in Ottobre e dell’invito del nostro amico Thierry a passare alcuni giorni a Madrid il 25 Ottobre partiamo da Malaga con un’auto a noleggio verso Alicante alla ricerca dei siti con il passaggio Cretacico/Terziario o per gli addetti ai lavori K/T. In Spagna i siti geologici per il K-T sono quattro di cui due al Nord e due sul nostro percorso verso Alicante. Arnaldo si era documentato sugli affioramenti stampando dei lavori di geologi spagnoli. Il primo posto si trova a Caravaca della Cruz (prov. di Murcia) in un rio vicino al cimitero prima di entrare in paese. Le indicazioni del posto sono ormai scomparse dai cartelli ma riusciamo a trovare il posto, al ritorno segniamo sul cartello ormai sbiadito K-T e una freccia che indica il percorso. La stessa cosa viene fatta il giorno dopo ad Agost, sopra Alicante; anche qui il lavoro diceva che l’affioramento si trova al km 13, in realta’ hanno cambiato i numeri dei km e dopo aver risalito la strada che ci porta fino al top della serie con i gessi del Messiniano in forma di duomo,riscendendo troviamo l’affioramento come da foto. Arnaldo e’ felicissimo e si dedica ad una campionatura di cui ora sta analizzando i lavati che appaiono piuttosto interessanti; in particolare quello preso al K/T di Caravaca mostra una fauna abbondantissima di “rugoglobigerine” che testimoniano la presenza di correnti e non supportano la teoria dell’estinzione provocata da un meteorite e invece fanno pensare ad un cambiamento  nelle correnti ocean. Il livello presenta anche una radioattivita’ superiore di poco agli altri sei campionati.


Arnaldo segna il passaggio K-T ad Agost, sopra Alicante



Il primo giorno, prima di lasciare l’Andalusia, seguiamo il mio programma piu’ soft che prevedeva di andare a vedere il set sopra Almeria dove Sergio Leone ha girato tanti “spaghetti western” negli anni 60/70’. E’ un vero e proprio sballo la geologia del Rio Bravo e anche gli affioramenti che si incontrano salendo verso Tabernas, il paese vicino al set. Sergio Leone ha fatto un lavoro egregio costruendo una vera e propria citta' in stile Arizona che verra’ utilizzato in seguito anche dagli americani sia per i film che per gli spot. All’epoca la gente del posto aveva trovato lavoro come comparse per impersonare indiani e messicani. Adesso la gestione del forte bravo organizza due/tre spettacoli al giorno: le ragazze che ballano il can can all’interno del saloon e le scaramucce fra cowboy fra spari e trascinamenti  sulla sabbia della via principale, trainati da un cavallo. Ecco un po’ di foto.






Ritornando alla geologia domenica 29 andiamo a visitare una miniera di gesso dell’epoca romana: e’ una vera e propria chicca. Attualmente ne hanno aperte tre, abbastanza vicino alla citta’ romana di Segobriga, le hanno scoperte recentemente e due sono state aperte nel 2015 e una da poche settimane. Noi visitiamo quella di Torrejllo, dopo aver contattato telefonicamente la guida che ci condurra’ per il I e II livello, il III, per ragioni di sicurezza, e’ chiuso al pubblico. Qui i romani estraevano il “lapis specularis” una qualita’ di gesso trasparentissimo che veniva inviato a Pompei  per costituire i vetri degli edifici pubblici come terme, basiliche della citta’ romana, in quanto erano coibentanti come i nostri moderni doppi vetri! Eccovi le foto che pero’ non rendono, bisogna assolutamente visitarle di persona. In futuro ci proponiamo di ritornare per visitare le altre.


sono nella miniera di gesso romana!



trasparenza del lapis specularis

filone grigio 
fuori dalla miniera di gesso stiamo cercando qualche frammento

Continuando nella ricerca delle rovine romane in terra Iberica Thierry ci ha organizzato la visita a Segobriga, si trova 160 km a Sud di Madrid. E’ la citta’ che gestiva le miniere di lapis specularis, come invece Baelo Claudia aveva il business del tonno salato. E’ conservato un teatro, le terme sulle quali in epoca piu’ recente e’ stata costruita una chiesetta (ermita). Curiosamente in tutta la Spagna le terme romane possiedono un’area porticata all’ingresso che viene interpretata come una palestra per gli esercizi ginnici ma Arnaldo che e’ un amante della romanita’ afferma che  secondo lui si tratta dell’area di parcheggio delle lettighe. I romani ricchi non camminavano e mentre a Roma citta’ e nelle grandi citta’ italiane la lettiga privata era vietata, le lettighe pubbliche erano comunemente diffuse. In provincia questa proibizione non esisteva.
Nel prossimo blog aspettatevi qualcosa di eccezionale: Il barranco della Hoz, Salam