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martedì 5 aprile 2016

Albicocca, no pesca

Il titolo del blog e’ un po’ strano, anzi demenziale, ma sono a corto di idee in quanto sono molto emozionata per la pesca, non il frutto…ma siamo finalmente riusciti a pescare!! Inizio con le foto del grosso snapper catturato nel primo pomeriggio di martedi’ 29 Marzo fra Rose Island e Palm Cay Marina:


Snapper pescato dopo Rose Island


Arnaldo visibilmente soddisfatto della sua pesca eccezionale


il lunedi’ di Pasqua decidiamo di lasciare Hatchet Bay nelle Eleuthera perche’ poi e’ previsto l’arrivo di vento forte e di una perturbazione, siamo un po’ indecisi se partire mercoledi’, ma la giornata sembra bella per cui ci mettiamo in moto alle 7.00. In realta’ le previsioni che davano vento debole e mare tranquillo sono Ok per tre ore, poi inizia a esserci vento piu’ forte e l’onda abbastanza fastidiosa. Facciamo un breve calcolo e in 10 ore arriveremmo a Palm Cay in bassa marea con l’onda da Sud per cui non e’ consigliabile per cui facciamo rotta sul porto di Nassau dove non abbiamo problema di profondita’ e quindi possiamo entrare in bassa marea. Verso le 5.00 pm siamo a destinazione, peccato che il vento sia ancora da Sud e non ci permetta di ormeggiare ad Athol island, l’isola prima dell’entrata nel porto di Nassau.  Nel porto invece i posti migliori , all’ormeggio, sono gia’ occupati; tentiamo due volte di dare l’ancora vicino a una barca di italiani ma il fondo non tiene>Loro e altri sono ormeggiati sulla duna di sabbia, invece per noi c’e’ solo posto nel canale dove il fondo non tiene. Cosi’ siamo costretti ad entrare in un marina fra il casino delle moto d’acqua e i motoscafi a tutta birra che se ne infischiano persino della lancia della polizia, anzi prendono in giro i poliziotti. Mettere le cime di ormeggio a prua e’ abbastanza tricky per le onde create dal via vai dei vari mezzi, sembra di essere nel mezzo di uno storm!
Martedi’ invece e’ una giornata stupenda e decidiamo di muoverci nella vicina Rose Island a passare due ore facendo snorkelling lungo la costa. Al ritorno mentre e’ il mio turno al timone sento un grosso rumore,realizzo quando ormai la linea di pesca si e’ svolta quasi tutta che abbiamo preso qualcosa, pensiamo alle alghe molto diffuse in zona e invece c’e’ questo grosso snapper che e’ un “mutton snapper” come si vede sul libretto caratterizzato da linee azzurre sotto gli occhi e una macchia nera sul dorso. Arnaldo viene fotografato con la sua preda non solo da me ma da alcuni americani del Connecticut. 








si tratta di un 'mutton snapper'  caratterizzato dalle striscette
 azzurre sotto l'occhio e la macchia scura sul dorso (2)
Nella baia di Hatchet, prima di Pasqua, invece abbiamo pescato ben quattro barracuda di varie dimensioni: il piu’ grosso l’abbiamo liberato perche’ non e’ consigliabile mangiarlo per vai della cinguatera (il barracuda si nutre voracemente di pesci di scogliera che mangiano le alghe che trasmettono la cinguatera) se il pesce e’ piccolo le tossine non hanno avuto tempo di accumularsi. Si puo' mangiare senza pericoli solo se non supera la lunghezza di un avambraccio. E i nostri tre esemplari sono rispettivamente 43, 37 e 34 cm. Poi il Venerdi’ Santo, parlando con dei pescatori che hanno sfidato le onde della piattaforma appena fuori di Hatchet Bay,con due barchini senza motore (poi un altro pescatore motorizzato li ha recuperati) ho saputo che i barracuda della zona sono commestibili perche’ non mangiano le alghe ma si nutrono dei numerosi pesciolini presenti nella baia. In effetti quando puliamo il piu’ piccolo all’interno aveva due pesciolini e voracissimo stava per mangiare la mia esca di plastica. Quello grande che abbiamo liberato si e’ lasciato estrarre l’amo, tutto tranquillo e poi e’ saltato in acqua.Per noi e’ sempre molto difficile dover eliminare i pesci, stavo meditando di diventare vegetariana ma non potrei farlo perche’  troppe verdure mi causano fastidio. Oltre ai quattro barracuda avevo pescato anche un gabbiano che si tuffa e prende in bocca l’esca portando il cavo in alto, meno male che si accorge e molla tutto, prima aveva protestato vivacemente con la sottoscritta che aveva invaso la sua area di pesca.  Abbiamo comperato due snapper da uno dei  due pescatori con una size perfetta per la nostra padella. Il giorno di Pasqua invece ci siamo mangiati le code di aragosta con un pure’ fatto con le plantaine.


barracuda di varie dimensioni pescati ad Hatchet Bay




sistema di pesca utilizzato dal dinghy
pranzo di Pasqua: code di aragosta saltate nel burro e pure' di plantaine (banane)
Inserisco anche la foto con il tonnetto preso in Oceano agli inizi di marzo. E sempre per parlare di food mentre eravamo ad Hatchet Bay abbiamo provato a fare i gnocchi con zucca e patate ma probabilmente la zucca non era troppo buona e  sono venuti una schifezza. Per rimediare il giorno dopo taglio gli gnocchi gia’ cotti in due e li faccio saltare con pezzettini di bacon e cheddar migliorandone la qualita’.invece riguardo ai pesci ho sperimentato che per lo snapper l'ideale e' prepararlo in padella con olio d'oliva e vino bianco, i tranci di grouper, snapper mahi mahi olio e capperini mentre per il barracuda un buon risultato l'ho ottenuto con olio e aglio, sempre in padella.


tonnetto pescato in oceano al ritorno da George Town
gnocchi di patate e zucca
Rientrando al marina di Palm Cay ritroviamo i nostri amici della Virginia: Art e Diana e  ceniamo quasi tutte le sere con loro: la prima per mangiare il nostro pescione che cucino sull' Africa Queen e poi porto su Xaris, la loro barca, che ha il vantaggio del tavolo esterno
e dell’allacciamento alla corrente. Giovedi’ sera invece andiamo in citta’ in uno dei best restaurant “Matisse” prima gestito da un italiano poi l’anno scorso c’era invece c'era un francese e ora sembra ritornato alla cucina italiana. Buono ma carissimo, lascio perdere il pesce e mangio l’anatra mentre Arnaldo vuol vedere come cucinano l’ossobuco e il risotto alla milanese. Si mangia all'aperto in un accogliente giardino.


brindisi con sangria e negroni



Art avrebbe dovuto partire per la Florida con un comandante di nave, assunto per aiutarlo, nel trasferimento della barca  ma l’unico giorno perfetto,  a parte l’inizio della settimana, era venerdi’ e il comandante era in viaggio con l’ aereo ritardato per via del  maltempo e in piu’ Art aveva promesso a Diana di accompagnarla all’aeroporto sabato per il volo diretto su Washington. Fra venerdi' e sabato rientrano al marina tutte le barche a noleggio di Navtours e anche altri natanti, il marina e' pieno!


la flotta dei cat di navtour, la compagnia di noleggio canadese

Africa Queen si e' mossa dal  posto 1 al 17 del pier 1



Insomma anche il mese di Aprile come inizio non si presenta bene, Kathy, il comandante, unica donna del suo corso (classe 62) la pensa come Arnaldo che questa strana stagione sia effetto del nino. Ne parliamo diffusamente domenica mentre approfittiamo di mezza giornata tranquilla per uscire tutti insieme in piattaforma con l’Africa Queen e testare l’autopilota che il tipo di Ray Marine ci ha appena installato sabato mattina. L’autopilot va benissimo: e’ un piacere sentire finalmente il suo gri–gri.  Rimango invece completamente basita, anzi veramente hangry,  al ritorno per la scelta di Arnaldo di non spostarsi in uno dei posti con l’elettricita’ che finalmente si sono liberati domenica mattina. Non riesco neanche a patteggiare con un compromesso tre giorni nello slip con la luce e tre  senza luce al  pier1 ,   dove lasceremo la boat per tutta la stagione degli uragani come negli ultimi due anni. Arnaldo e’ irremovibile perche’ pensa che la perturbazione prevista sia seguita da un vento fortissimo della durata di quasi una settimana che renda difficile lo spostamento fra i due moli.  Oggi , lunedi’ 4 Aprile, mentre scrivo c’e’ un’afa terribile, speriamo che la perturbazione arrivi presto e di aver vento fortissimo per cinque giorni per caricare il frigorifero anche se ormai i nostri freschi stanno  finendo. Per inciso anche domenica peschiamo uno snapper: ,ecco la foto:

yellow tail snapper
Il proximo blog lo inviero’ probabilmente dagli States, abbiamo il volo domenica mattina da Nassau per Fort Lauderdale; il blog e’ gia’ pronto con le foto degli scoop a Big Majors Spot,
l'isola dei maiali e  poi seguira’ quello su Spanish Well, a Nord di Eleuthera Adesso ho finalmente a disposizione internet all day!