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venerdì 27 aprile 2012

Finestra favorevole per la traversata ma il Volvo…


Da mercoledì 25 Aprile  il tempo si è finalmente stabilizzato con un leggero vento da sud, ideale per traversare sulle Bahamas. Ma siamo bloccati a Riviera Beach in attesa dei ricambi Volvo: il meccanico, ha tastato il liquido giallastro nella sentina, lo ha annusato, si è pulito le dita nei calzoncini nuovi di bucato e ha detto che i tubi di ritorno del gasolio degli iniettori stanno perdendo.
Questo ha scatenato l’economia globale: una telefonata ha allertato il magazzino Volvo che ha chiamato la sede centrale in Svezia che ha chiamato la fabbrica a Stavangen che ha richiamato al lavoro uno degli operai di Babbo Natale messo in mobilità lunga e si è attivato con tornio e lima per produrre quattro tubicini, che verranno spediti tramite UPS dal suo collega Olaf che, anche lui, lavorava per la BN&B (Babbo Natale & Befana) e arriveranno asap qui negli USA: il prezzo lo stabilira' Gucci.
Questo per dire che occorre una settimana per i ricambi carissimi.



 Ne approfittiamo per raccontare pettegolezzi nautici.

Sapete cosa fa Babbo Natale quando non lavora?
Vive su un piccolo 9 metri a vela nel porto di Riviera Beach. L’anno scorso aveva un cagnolino, ma adesso non piu’. All’estremità del molo, invece, vive un reduce dal Vietnam in barca con due ex ballerine vietnamite. La sera escono sul molo, clandestinamente, con una canna da pesca per rifornirsi della cena. Ovviamente la realtà è “probabilmente” più prosaica, ma, perché privarsi di un po’ di fantasia...

Arnaldo.
                                               tonno leggermente scottato con capperini

 Questa volta si fanno pochi incontri, non sappiamo se per la crisi o perché gli spostamenti vengono fatti, in genere, prima di Natale e, adesso, siamo ancora in anticipo per il ritorno in massa degli snowbirds a Nord.
In queste 100 miglia abbiamo incrociato solo una ventina di barche a vela ma dirette a Nord.
Abbiamo conosciuto una coppia tedesca che fa la spola fra Germania, Canada e Florida. Stava cercando un’auto usata da comperare per rientrare in Canada e lasciare la barca a Indiantown. Ci ha dato un suggerimento su dove comperare un gommone, così abbiamo scoperto “Stuart” che è un paesino a 30 miglia Nord di Palm Beach: MG, malgrado il mal di gengive, non si dà pace per non averlo considerato come tappa dopo Fort Pierce: controllando le nostre carte la baia circondata da bar e terrazze sul mare…non appare. Ci mancano, infatti, quel paio di miglia di cartografia fra la Intracoastal e il St Lucie River…peccato.  Il gommone è un Achilles costosissimo che lasciamo perdere, invece troviamo da riempire la bombola di propano e MG diffonde la sua ricetta di Ostriche “steamed” in una pescheria con annessa cucina che, per la prima volta, le prepara, 12, per lei. Pensiamo che verranno inserite nel menu d’ora in poi. Prima si facevano: fritte con pastella (orrore!!) o crude….ottime.

                               Arnaldo che sta facendo riempire la bombola di propano

Il gatto approfitta delle serate sul ponte e ha provato una breve passeggiata sul molo. L’arrivo della nave turistica lo ha disturbato e con un balzo “felino”, nonostante i 12 anni è ritornato a bordo.


                               Franzie in esplorazione a poppa in pieno giorno

                                Franzie col suo piccolo hamburger, cucinato senza spezie...raw miao











martedì 24 aprile 2012

24 Aprile Riviera Beach Municipal Marina


Siamo nel Municipal Marina di Riviera Beach e fa un freddo becco! La stagione e’ particolare: si lamentano tutti perche’ c'e’ molto vento e si passa da una perturbazione all’altra: Noi ne abbiamo approfittato per fare un sacco di cose, Arnaldo dice che mi sono dilungata troppo per cui, riassume qui sotto i punti essenziali:

Per chi ha poco tempo in questo numero:
Il wind generator, lo installiamo
Franzie dal veterinario per le vaccinazioni di entrata alle Bahamas
Attesa per il noleggio auto
Tempesta tropicale
Pompa del cesso.
Fa un freddo becco!!

Venerdì 20 Aprile 2011

Le cose negli USA cambiano tantissimo da un anno all’altro: siamo arrivati al Marina di Riviera Beach, sicuri di ritrovare il meccanico che ci aveva fatto i lavori nel marzo 2011 e invece e’ sparito non solo il meccanico ma anche il capannone; fortunatamente Arnaldo aveva conservato il suo numero telefonico sul cellulare americano e cosi’ siamo riusciti a contattarlo per martedi’ per cambiare l’olio del motore che va cambiato ogni anno oppure ogni 100 ore e per installare il wind generator che sostituirà il radar non molto utile nel Caribe: Il wind generator dovrebbe invce caricare la batteria per mantenere acceso il frigorifero anche quando si sta all’ancora.
Oggi siamo stati nella clinica veterinaria a prendere l’appuntamento per Franzie per le vaccinazioni di entrata alle Bahamas e in un altro posto a comperare i cibi wd per gatto diabetico: negli States ci vuole la prescrption del veterinario per acquistare cibi particolari. Persino per avere il collutorio alla clorexsidrina ci vuole una prescription, non ci sono farmacisti come da noi ma commessi per cui senza prescription si possono prendere solo le cose da banco.
Adesso siamo all’Enterprise in attesa che riconsegnino qualche auto in quanto senza prenotazione il venerdi’ e’ un casino.. …
Verso le 5.00 pm mi sposto al marina, visto il temporale in arrivo. Appena in tempo riesco a chiudere gli oblò  e si scatena un temporalone, qui dicono tempesta tropicale, vento a 40 nodi, acqua orizzontale. Io e Franzie ci chiudiamo dentro fino a che non arriva Arnaldo, che è stato ad aspettare inutilmente la chiusura  dell’Enterprise. A questo punto esco per andare a prenderlo, visto che è in maglietta e calzoncini e, stranamente, la temperatura è scesa di parecchi gradi. Ma il vento fortissimo impedisce di accostare la barca al pontone. Solo dopo diversi tentativi, approfittando di un momento di remissione, riesco a scendere. Mi sembrava di essere nel film Cape Fear, senza il cattivo pero’…

Il temporale durerà sia venerdì che sabato, con fulmini e tuoni notturni. L’ormeggio è ottimo, protetto da due grossi barconi per turisti (vedi foto):

  Venerdi' sera e domenica, approfittando del fatto che abbiamo l'auto, facciamo un break a Palm Beach, dove visitiamo il museo Norton (arte moderna e no)
                                                tramonto sull'Oceano a  Palm Beach



Whitehall, la casa di Henry Flager, magnate delle ferrovie, dicono che sia una delle case piu' belle della Florida, costruita nel 1901 costata, allora, 2.5 milioni di dollari, oggi museo, sabato sera stavano facendo un party,  Palm Beach.
A dir la verita' tutto l'Ocean Boulevard e' pieno di case mozzafiato: a Palm Beach si puo' andare solo in macchina, non passa l'autobus della PalmTran.

Questi giorni passano in fretta alla ricerca di un gommone e della pompa della toilet che si e’ rotta. E’ un modello particolare Wilcox Headmate 1460 del Connecticut…


per farla breve finalmente a Stuart, da Lewis, riusciamo ad ordinarla. Non ci va così bene per il gommone troviamo solo un  “achilles” costosissimo. Per cui ripiegheremo su quello più grande del West Marine, neanche il meccanico di Palm Beach è riuscito a trovarne uno inferiore agli otto piedi. Mg rimpiange di non aver comperato quello bianco, brianzolo, al salone nautico. Lo Zodiac zoom 230 e’ introvabile, anche se e’ presente su catalogo in piu’ con la storia del blu, in Florida, si cuoce al caldo e non e’ richiesto.

                                   Cominciano a vedersi diverse 500
                                

giovedì 19 aprile 2012

17 Aprile, da Fort Pierce a Palm Beach

Lasciamo l’Harbortown Marina di  Fort Pierce  dopo quattro giorni, ieri non ci siamo mossi a causa di una perturbazione del mattino, sono le 7.20, siamo in perfetta alta marea, il vento e’ sempre forte e purtroppo contrario, da SudOvest, per cui ce lo ritroviamo in faccia per tutte le 47 miglia terrestri;anche la corrente e’ contraria per cui la velocita’ dell’africa queen non supera i 5?5,3 nodi con 1900 giri di motore.


Passiamo senza problemi la zona piu’ incasinata del percorso fra il miglio 981 ( dove a giugno avevamo cercato di ormeggiare all’ancora senza risultato a causa dei bassi fondali) e il famigerato St: Lucie inlet che in teoria sarebbe pieno di simpatici marina nel Manatee Pocket ma in realta’ non possiamo accedervi per via delle secche. Oggi e’ martedi’per cui i motoscafi che sfrecciano in tutte le direzioni sono pochi   rispetto alle altre due volte che avevamo scelto infaustamente il weekend per fare questo percorso. 



Bisogna fare comunque attenzione fino alla boa R16 perche’ anche il great Pocket e’ abbastanza impegnativo. A questo punto sarebbe stato bello essere in quattro perche’ avremmo volentieri dato il timone a Roberto per riposarci un po’. Dal miglio 992 e’ tutto tranquillo, cambia la marea e la corrente ci e’ favorevole, aumentiamo la velocita’ di crociera, attraversiamo tre ponti on demand: Hobe sound, Jupiter e Jupiter Federal e uno a tempo che passiamo alle 2.30. siamo nello Jupiter, una delle aree piu’ esclusive di Palm Beach con marina a cinque stelle e yachting club privati, stanno costruendo un altro marina sulla riva orientale dell’ICW, c’e’ un super dragaggio: dai soliti 10/11 piedi siamo a 24 ft. Dopo il ponte Donald Ross  altre tre miglia ci separano dal  Soverel Harbour Marina: ormeggiamo dopo le 4.00 allo slip 10, vicino all’ingresso della ICW.





Varie: il nostro vicino di barca, un signore del Maine, ha un Halbert Russel 39, una barca molto costosa che sogna un sacco di gente in Europa.


Nella cucina di bordo sperimentiamo due nuovi piatti: insalata di riso gialla (zafferano) con gamberi medi e salmone al timo, accompagnato da noodle di riso saltati poi con il salmone.

sabato 14 aprile 2012

PANICO!

L'11 aprile mercoledi' lasciamo a malincuore il Telemar Bay Marina sul Banana River per un percorso di 38 miglia terrestri, gia' effettuato due volte l'anno scorso a marzo e a Giugno. Partiamo volutamente tardi alle 11.00 per usufruire dell'alta marea all'una nei punti piu' critici dovuti al basso fondale fra le boe 6, 15 e R20 e R22. Tutto OK passiamo le tre criticita' senza problemi. Il panico, invece, si ha piu' avanti in corrispondenza del Sebastian Inlet alla boa 62 rossa dove, nonostante il passaggio in alta marea, c'e' poco fondo: il deeper ci da' una lettura di un poco piu' di sei piedi, tocchiamo leggermente due volte, in piu' si aggiunge' la corrente che ti trasporta verso le secche e il vento che e' rinforzato; sono venti minuti di panico assoluto perche' la situazione continua fino alla boa 66. Dubitiamo persino di aver calcolato male l'alta marea ma la tabella parla chiaro alle  3.00 c'era il picco di alta marea. L'intracoastal Waterways e' imprevedibile: ogni volta che la fai e' un capitolo diverso e dire che a giugno eravamo in piena siccita' ma forse non c'erano stati apporti di sabbia dall'oceano, a marzo addirittura l'avevamo fatto immersi nella pioggia e nella nebbia e non c'eravamo accorti di pericolosita' nel Sebastian Inlet...........

 Poi dal miglio 940 fino a Vero Beach, uno dei trattti piu' belli della ICW in Florida e' tutto tranquillo.







 Franzie e' in attesa del pranzo, a base di fettine di tacchino, siamo alla boa a Vero Beach


Ci fermiamo due giorni alla boa del municipal marina di Vero Beach, si preannuncia una forte perturbazione per il fine settimana e venerdi' 13 ci muoviamo di sole 13 miglia verso Sud all'Harbortown Marina di Ft Pierce dove siamo in attesa che passi questo fronte.
Stanotte si e' scatenato un vento fortissimo ma pioggia niente.



Prima della partenza dal Telemar Bay Marina abbiamo provveduto a far pulire l'elica e lo scafo da un sub. Ci hanno fatto i complimenti perche' sia l'antivegetativa, sia gli anodi a perdere erano in ottime condizioni. hanno voluto sapere dove e' stato fatto il lavoro...nel St John River...ma da NOI!!!
Non lo abbiamo detto, ci veniva da ridere. Sei mesi di fermo hanno prodotto, a una barca vicina un tal numero di denti di cane da richiedere due giorni di lavoro.


sabato 7 aprile 2012

Buona Pasqua 2012 dalla Florida

Finalmente dopo 9 mesi 1/2 siamo riusciti a ritornare negli States, e' in assoluto la prima volta che l'Africa Queen viene lasciata al suo destino per piu' di sei mesi in quanto dal 2006 Arnaldo faceva sempre un duplice controllo a Novembre e in Aprile, quando per lavoro, si recava a NY per gli hedge funds e aggiungeva una coda alla missione per vedere la barca. Mentre ero a Londra, in contratto, ho preso anch'io l'abitudine del viaggio di 4 giorni negli USA. Saremmo dovuti partire a fine Ottobre inizio Novembre  2011 per portare la barca nel Caribe
a Santo Domingo ma i problemi  di salute dei genitori ci hanno bloccato e cosi' e' stato anche dopo l'inizio del 2012. Ora ci aspetta un programma corposo. La buona notizia e' che la barca e' Ok, ieri pomeriggio siamo arrivati un po' titubanti al Telemar Marina di Indian City, nel Banana River, vicino a Melbourne, a meta' della Florida ,pensavamo di trovare la barca piena d'acqua e marcescente invece l'acqua era come al solito solo in sentina perche' l'unico difetto del Grand soleil 36 e' quello dell'entrata di acqua piovana dal gavone di poppa.
Il tutto si e' risolto con sei/sette secchi di acqua aspirata da una pompa ad immersione. E poi un'infinita' di polvere infatti oggi ci siamo dedicati interamente alle pulizie di Pasqua, siamo stravolti, solo il gatto se la sta godendo in un modo spudorato: da quando e' salito a bordo dell'airbus dell'Alitalia ha smesso di miagolare e ha passato 11 ore di volo tranquillo tranquillo tanto che le hostess sono rimaste sorprese: non si  erano accorte di avere un gatto a bordo.

Franzie in posizione relax in attesa che il sole arrivi

Eravamo posizionati in fondo in quattro posti tutti per noi, l'Alitalia e' la migliore in quanto c'e' il volo diretto da MPX su Miami, mangi meglio e ti spari un sacco di bei film. le hostess poi sono diventate finalmente gentili!
Siamo partiti mercoledi' 4 aprile, prima volta che voliamo su Miami, l'immigrazione e' stata indolore anche perche' non c'erano altri aerei in concomitanza per cui coda quasi inesistente. L'unico problema sembrava essere l'Holiday  Inn che non accetta animali ma al momento della prenotazione su internet scegliendo solo gli hotel che accettano animali l'holiday inn era nell'elenco...per farla breve hanno telefonato al manager che ci ha accettato dietro cauzione di 100$ che ci sono state restituite dopo il check out della camera che abbiamo lasciato in modo perfetto.Franzie e' un gentleman e in un posto nuovo si infila sotto il letto oppure,se non s i puo', rimane al bordo del letto, nascosto dalle coperte, sente rumori sospetti apre un cassetto e si infila dietro,oramai e' un gatto viaggiatore.......(6 volte Londra Milano in auto)


Holiday Inn Miami Intl Airport

Interno Africa Queen prima delle pulizie a poppa

Ormeggio dell'Africa Queen, durato nove mesi

     Molo "E" del Telemar Bay Marina di Indian City dove al E99 c'è l'Africa Queen