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mercoledì 27 marzo 2013

Buona Pasqua

Hi guys! invece di farvi gli auguri di Buona Pasqua dalle Exuma (Bahamas) li facciamo da Palm Beach, AUGURONI a TUTTI!!

Sabato e domenica le temperature si erano alzate fino a 80°/82°FH,  sembrava che fosse arrivata l'estate invece ieri una nuova ondata di big chill come quella a inizio Marzo, ha colpito la costa orientale degli States: si e' raggiunta la temperatura di 7° di notte e 19° di giorno. Saremmo dovuti salpare ieri per Fort Lauderdale per poi dirigerci dopo due giorni a Biscayne Bay(Miami) ma, considerando le temperature non proprio allettanti e il vento forte da NW, siamo rimasti chiusi in barca  per tutto il giorno, accendendo la stufetta di notte. Lo stesso faremo oggi anche se e' comparso il sole e la temperatura e' salita di un grado. Nulla a confronto di quello che c'e' in Italia dove si vede ancora la neve e continua a piovere.
Allego alcune foto degli ultimi giorni a Bimini:  




                                     Arnaldo cerca dei frammenti/resti portati dagli uragani,  
                                     anche se dicono   che su Bimini non sono mai stati forti
                          conchiglie di strombus con due diversi modi per estrarre l'animale:piccolo foro
                                fatto con un'altra conchiglia e invece rottura creata da un macete


Franzie e' sempre stato felice di essere a Bimini: finestre, big chill e altro non l'hanno mai toccato e anche il cambio di sabbia con quella naturale presa sul lato ovest dell'isola, dove avete visto nelle photos precedenti, e' stato accolto positivamente.Il mare oppure lo shot di insulina che deve fare ogni giorno per il suo diabete hanno aumentato la fame tanto che prima della fine di marzo aveva gia' finito la scorta di scatolette wd; Anche se mangia pesce, pollo e tacchino, questi li considera un extra e vuole la sua scatoletta che adesso e' diventata 1 e1/2
 ogni giorno.

                                            
                                               Franzie in una delle sue posizioni preferite

Sarah la proprietaria del trawler "our time" mi ha inviato le foto che ha scattato nella lavanderia di Bimini: il big game club non aveva una lavanderia per gli ospiti ma a pochi passi in paese questa ragazza ha impiantato una grossa lavanderia:
 

                        Yo e Sarah aspettiamo chiacchierando al sole nel prato vicino alla lavanderia

lunedì 25 marzo 2013

Avaria del motore e avvenimenti


Ma cosa e’ successo al motore dell’Africa Queen?
Lunedi’ pomeriggio arriva Mike il nostro amico meccanico  e praticamente constata che ci sono tre problemi, legati al circuito di raffreddamento:
·        La girante (impeller in english) e’ rotta (ne abbiamo una di scorta) ma, cambiata, continua ad essere surriscaldato
·        Tubicino di raffreddamento dove sono cresciute delle piccole ostriche, probabilmente mentre la boat era ferma a las Olas a Ft Lauderdale, viene pulito ma  avviato il motore surriscalda ancora
·        Elbow (gomito): tutto incrostato, ci aveva dato problemi all’inizio nel 2006 ed era stato pulito in acido a caldo dal meccanico di Mattapoisett (MA)
Mike si porta a casa  l’elbow e anche un altro raccordo e per sicurezza anche il termostato nuovo che presenta un po’ di ruggine e li lasciera’ a bagno nell’acido muriatico a caldo, togliendo tutte le incrostazioni e poi saranno verniciati.
Venerdi’ al momento del collaudo, incrociamo le dita, va bene! e finalmente esce un sacco di acqua dal tubo di scarico
Ecco un po di foto dei vari pezzi che con la nuova verniciatura sembrano nuoivi. Ci riproponiamo prima di lasciare la barca per la stagione degli uragani di far pulire il motore dalle ruggini e incrostazioni e farlo verniciare di grigio scuro.





Abbiamo trascorso dei giorni piacevoli al Riviera Beach Municipal Marina perche’ non ci sono piu’ i lavori in corso, il nuovo marina con i moli galleggianti e’ terminato e forse per la presenza di due gruppi di moto d’acqua a noleggio, c’e’ finalmente la connessione in internet anche dalla barca per cui non siamo costretti ad andare al bar oppure da Mc Donald per usare il pc. Vicino al noleggio dei kajak c’e’ anche una spiaggetta dove si puo’ prendere il sole e prelevare la sabbia per Franzie (non trovandola nel supermarket a Bimini ormai si e’ abituato a quella naturale).Abbiamo preferito ormeggiare al vecchio pontone di cemento e abbiamo fatto bene perche’ qui arrivano le barche piu’ grosse che ormeggiano esterne, all’inglese (parallele al pontone). Cosi’ si fanno incontri interessanti come il medico professore quasi settantenne di Honolulu che ha un equipaggio di australiani per il suo tayana 51’, ci dira’ che e’ molto difficile trovare americani come equipaggio perche’ vogliono certezzze e quando navighi in barca a vela non si hanno. Se non avessimo avuto la barca pronta per partire sarebbe stato bello imbarcarsi con lui con rotta Miami, Key West e poi il golfo del Mexico fino a Houston. Avrebbe gia’ dovuto prendere l’aereo perche’ lo aspettano gli studenti. 

                                                tayana 51' "Empress Milli Lani"


Parte giovedi’ pomeriggio, arriva quasi a Miami ma sentendo le previsioni meteo di un grosso storm, unito al fatto che aveva anche lui problemi con il circuito di raffreddamento del motore, rientra al Municipal Marina di Riviera Beach domenica mattina alle 5.00; Arnaldo sente le voci dell’equipaggio ed esce ad aiutarli.

Vicino al distributore di benzina invece c’e’ una barca spagnola di 68’.

Domenica sera la Bahamas Celebration, nave da crociera, uscendo dal porto, probabilmente per la forte corrente finisce in secca di fronte a Peanut Island, arriva la polizia e blocca tutto il traffico: scene di panico di motoscafi che cercano di entrare nel marina ma la corrente e’ fortissima, Arnaldo e il capitano della barca spagnola li aiutano ad ormeggiare provvisoriamente. Alle 7.00 e’ gia’ tutto risolto con il rimorchiatore che traina fuori l’enorme nave! Ecco  un po’ di foto: 

        

Bahamas Celebration incagliata in Peanut Island ore 18.oo  del 23 Marzo



Il rimorchiatore, finalmente, riesce a toglierla dai problemi, in primo piano la polizia


venerdì 22 marzo 2013

Punxsutawney Phil



 Questo il clima della Florida nel mese di Marzo!

Tutti gli anni, il due febbraio, si celebra il giorno della marmotta. A Punxsutawney, in Pennsylvania, la marmotta Punxsutawney Phil viene svegliata dal suo letargo e, se guarda in basso, per vedere la sua ombra, allora la primavera è lontana.

 Punxsutawney Phil mentre sta elaborando il suo piano criminale

Ma quest’anno, perseguendo un disegno perverso e criminoso Punxsutawney Phil NON ha guardato, artatamente, verso il basso. 

Notate l'aspetto Lombrosianamente criminale del roditore

In questo modo gli abitanti dell’Ohio sono stati indotti a pensare a un inverno mite e una primavera precoce.
Il governo dell’Ohio ha denunciato la marmotta Punxsutawney Phil e ne ha chiesto l‘estradizione!


Anche Arnaldo si è associato alla denuncia e propone che il peloso roditore venga CUCINATO come pena per la sua criminale attività.

 Cucinato con le erbette

Il roditore, che fa parte del M5S si è rifiutato di parlare coi giornalisti ed è invece sceso in piazza per una stagione di protesta!


Tutto questo per ribadire che quest’anno c’è stata una orribile stagione fredda, piovosa, ventosa!  UFFAAA!!!

Maria Grazia e Franzie solidarizzano con la marmotta. In fin dei conti è solo un simpatico roditore.....

giovedì 21 marzo 2013

Nassau crossing........or not


Hi guys!, finalmente da Sabato 16 a Lunedi’18 marzo e’ prevista una bella finestra per attraversare la piattaforma e poi l’oceano per andare a Nassau, sono passati ben 34 giorni da quella della prima settimana di Febbraio, anch’essa di tre giorni e  pensare che le guide piu’ accreditate dicono che Marzo e’ uno dei mesi migliori con finestre a cadenza settimanale. In totale sono 118 miglia da ripartire in due/tre giorni con la prima notte all’ancora in piattaforma e poi, se si e’ fortunati con il vento, passare l’impegnativo NorthWest channel e dirigersi verso Nassau, se invece il vento e’ scarso fare un stop a Chub Cay e ripartire il terzo giorno.
Venerdi’ pomeriggio ci mettiamo d’accordo con i nostri vicini del trawler Beach House e un’altra coppia del North Carolina con un trawler enorme che sembra un bilocale(e’ piu grande della nostra casa a Milano) per partire all’alba di sabato. La cosa funny e’ che le due coppie hanno aspettato come noi tre settimane in Florida per attraversare ma una era a Biscayne Bay, appena a Sud di Miami, e l’altra a Fort Lauderdale ma nel fiume e poi, ancora, 3 settimane di attesa a Bimini per cui ci capiamo al volo in quanto a tempi d’attesa e pazienza infinita. Susan  ci illustra tutti i posti migliori dove fermarsi nelle Exuma le isole che ormai da un anno sono diventate per noi il dream, l’aspettando godot di questo periodo della nostra vita. Susan e il marito Chuck oltretutto  devono scrivere un manuale sugli ancoraggi delle Bahamas, il  precedente era sugli ancoraggi nella Intracoastal Waterway, pubblicato a settembre  2012, averlo avuto tre anni fa ci avrebbe facilitato il percorso.

                                         sabato 16 marzo alba non spettacolare a Bimini North

Partiamo alle 7.00 (fa gia’ chiaro perche’ negli States l’ora legale e’ scattata sabato scorso)  Le prime dieci miglia fino all’entrata in piattaforma sono perfette, i trawler sono piu’ veloci, ci distanziano ma li sentiamo per radio poi alle 9.00  improvvisamente suona la sirena di allarme del motore. Arnaldo lo spegne subito e mette il fiocco mentre io sono al timone, siamo anche in una situazione critica perche’ il vento e’ scarso, la corrente di marea ci trascina dentro la piattaforma  nella zona shallow water  (con le secche). Mentre tengo il capo verso North, Arnaldo apre il motore togliendo la scaletta d’ingresso pensando a mancanza di olio o a problemi della girante che e’ una elichetta di 3 cm che serve per pompare l’acqua di mare che raffredda il motore. L’olio e’ Ok ma il coperchio della girante e’ come sigillato: non si puo’ controllarne lo stato. Arnaldo, conoscendo bene i motori diesel, prende una saggia decisione: cambiare rotta e rientrare in Florida perche’ il passaggio per Nassau rappresenta punti critici che solo a vela, senza l’ausilio del motore, e’ rischioso affrontare come il passaggio del canale e l’entrare nel porto di Nassau dove non sappiamo l’affidabilita’ dei meccanici sui motori Volvo (parlando con dei canadesi avevamo saputo che dei loro amici sono rimasti bloccati a Nassau un mese intero per il motore).
Abbiamo 67 miglia da percorrere a vela, mettiamo anche la randa, inizialmente la velocita’ e’ pessima perche’ risentiamo ancora della vicinanza alla piattaforma e del cambio di marea, siamo scoraggiati perche’ il tempo previsto per l’arrivo a Palm Beach e’ oltre le 24 ore e non compare neanche sul display del GPS. L’unica consolazione e’ la compagnia di un gruppo di delfini che ci accompagna nuotando a prua.





 Poi verso mezzogiorno la situazione migliora, il vento da SudEst rinforza e continuera’ a salire in tutto il pomeriggio, passando dai 10 ai 15 nodi; procediamo al lasco che diventera’ gran lasco quando il vento girera’ da Sud. Per  quasi tutto il pomeriggio sto al timone per permettere ad Arnaldo di riposarsi per la notte. Alle 5.00 pm siamo a un terzo del percorso, ci siamo ripresi bene dalla lentezza esasperante del mattino. Alle 6.30  pm prima che faccia buio, prevedendo in nottata un ulteriore rinforzo del vento, mettiamo una mano di terzaroli ( yo ne avrei messe anche due).
Alle 8.00 oramai il vento e’ sui 20 nodi e togliamo tutta la randa e riduciamo il fiocco, la velocita’ sfiora anche senza vele i 5 nodi. Arriva il buio che era la cosa che piu’ mi preoccupava ma non e’ un vero e proprio buio perche’ ci sono le stelle e un quarto di luna che creano una estesa fascia di luminosita’ violaazzurro chiaro dal limite dell’acqua e poi non siamo per niente soli che era l’altra mia preoccupazione poiche’ essendo sabato sera incrociamo ben 6 navi turistiche dirette alle Bahamas con tutte le luci accese e ci conforta sentendo la radio che veniamo segnalati alla coast guard, meno male perche’ la terza delle mie preoccupazioni e’ che qualche grossa imbarcazione non ci veda e ci venga addosso.
Continuiamo fino alle 10.00 passate con buona velocita’ ma il mare comincia ad agitarsi e poiche’ il tempo previsto di arrivo e’ alle 5.30 di domenica, preferiamo fermarci alla cappa per tre ore, adesso si che e’ veramente buio: la luna non c’e’ piu’ e neanche quella fascia luminosa. Rimango fuori con la mia calda e comoda cerata, sdraiata perche’ l’onda lunga mi frulla lo stomaco; ogni 15’ mi alzo per guardare che non ci siano navi in rotta di collisione, Arnaldo e Franzie sono invece in cabina.
Pur avendo superato tutte le preoccupazioni iniziali del navigare di notte, devo dire che non mi entusiasma, lo rifarei ma con luna piena e  con meno ore di buio ad esempio partire a mezzanotte e poi l’ideale sarebbe essere in quattro cosi’ si e’ piu’ tranquilli e si puo’ recuperare di piu’. La cosa che piu’ mi ha deluso e’ che le previsioni davano vento debole e mare poco agitato in realta’ il vento ha sfiorato i 25 nodi e l’onda non era 2ft ma di piu’, mi sembrava di essere in una tazza di te scuro posta su di un tavolo mentre c’e’ una scossa di terremoto.    
All’una mi da’ il cambio Arnaldo e riprende a navigare:

All’una riprendo il timone, MG ha tenuto il timone per tutto il giorno, e sta di guardia in pozzetto da tre ore. Lo scopo era di farmi riposare, ma adesso ad essere stravolta è lei, rientra in quadrato, si butta su una cuccetta del quadrato e si addormenta fino alle quattro e mezza. Lasciamo la cappa e riprendiamo la rotta con solo fiocco ridotto. Il mare è agitato con onde sui 5 piedi e ogni tanto un frangente sbatte contro la poppa.

Vi parlerei della bellezza della navigazione di notte, con una falce di luna fra le sartie, un cielo stellato che avvolge. Le stelline del plancton che sembrano tuffarsi dallo scafo della barca nel mare, ma à difficile apprezzare qualcosa avvolti nella cerata, legati dal salvagente a stola, e la luna, è vero, la vedi fra le sartie, ma sale e scende fra la sartia alta e quella bassa alla velocità di uno scoiattolo. E dall’interno, sdraiati sulla cuccetta si vede, dal portello la linea nera del mare che sparisce improvvisamente e le stelle passano nell’inquadratura come scintille dei fuochi di carnevale. Difficile apprezzare le stelline del plancton che si tuffa nell’oceano se sei sul bordo della barca che salta sotto i piedi e sembra che ti voglia buttare in mare a seguire le stelline!
Rimane il ricordo della voce sconsolata di MG che dice, dal timone, con la cerata fino al naso, una lampada appesa al salvagente per vedere la bussola…” mi sembra di essere Soldini”…ma col tono di intendere “quello sfigato di Soldini a Capo Horn al freddo e senza niente nello stomaco!”
Verso Ovest la Florida illumina con una luce tenue il cielo, si vedono solo le stelle piu’ brillanti, mentre a Est il buio completo permette di vedere tutta la via lattea. Mettendoci alla cappa non ci siamo veramente fermati ma abbiamo continuato a derivare portati dalla Corrente del Golfo, a 3 nodi, verso nord. In tre ore abbiamo percorso 7/8 miglia e questo comporta che la nuova rotta verso Palm Beach dovrà essere un poco più al vento rispetto a quella precedente. Ancora una volta la prua della barca non coincide con la rotta reale che si percorre, questo per compensare la forza della corrente. E da qui saremo costretti a una andatura con vento al traverso, che diventerà di bolina quando il vento si calmerà all’alba. Ci alterniamo al timone e riaffido il racconto a MG:

                                        La rotta per Palm Beach
                                     Traiettoria della Torrente del Golfo

Alle 6.30 incomincia  a fare chiaro e s’intravede la costa della Florida con gli alti edifici di Palm Beach, il vento ora e’ pazzerello e la nostra velocita’ spazia fra i 3  e i 5 nodi anche se abbiamo rimesso la randa. Quando ci mancano solo 4 miglia dall’entrata nell’inlet di Lake Worth (Palm Beach) telefoniamo al “Boat Us” (servizio di rimorchio che fortunatamente Arnaldo aveva sottoscritto a Novembre) e spieghiamo che abbiamo avaria al motore e abbiamo bisogno di assistenza per entrare nell’inlet e arrivare al marina, prevediamo di arrivare alle 11.00: in effetti arriviamo un po’ prima ma il gommone che ci deve trainare arriva subito appena viene contattato. Sono al timone mentre ci trainano, il ragazzo avvisa il marina che stiamo entrando e invece di ritrovarci da soli a lottare con le cime di poppa, abbiamo ben tre persone che ci aiutano. Ci mettiamo nel solito posto dell’anno scorso anche se adesso ci sono i nuovi pontili galleggianti. Sono le 11.00 wow! ce l’abbiamo fatta.

                                               qual'e' Mg e qual'e' Soldini? sono cosi' incerati....
 

martedì 12 marzo 2013

Alice Town Bimini North


12 Marzo  Alice Town  Bimini North

 Cosa volete che vi dica ormai mi sono rassegnata alla vita tranquilla nelle Isole della Corrente
Ecco perche’ Hemingway scriveva cosi’ tanto, se rimani bloccato oltre a prendere il sole e fare passeggiate e sperimentare nuove ricette culinarie hai molto tempo per leggere e scrivere.
Avevo ancora qualche velleita’ di muovermi martedi’ scorso quando ha fatto un giorno di calma piatta ma poi gia’ la stessa notte il vento e’ ritornato  molto forte poi dopo aver visto 
 le carte del tempo e intervistato una barca che e’ arrivata  da  Chub Cay, ho rinunciato. La barca che e’ arrivata domenica ha fatto la piattaforma e ci ha sconsigliato vivamente di muoverci anche perche’ noi,in senso contrario, dovremmo avere il vento forte in faccia per tutta la navigazione. Abbiamo conosciuto anche un altro signore che e’ fermo da 15 days in un marina vicino e si dedica al gioco delle bocce.  Invece noi e i nostri vicini del trawler piu’ un altro loro amico sempre con un trawler, siamo andati a visitare il laboratorio di ricerca sullo squalo limone a Bimini South. Sabato la guida di turno era un dottorando parigino che ha un’ipotesi molto ardita nel voler dimostrare come gli squali  essendo cordati (animali dotati di sistema nervoso centrale) abbiano la capacita’ di apprendere. Il cibo viene messo in una scatola con un perno e lui stava cercando di insegnare allo squalo ad aprirla solo che poi l’oggetto dei suoi studi e’ scappato, che sfiga!  Anche noi siamo stati un po’ sfigati perche’ il tipo parlava un pessimo inglese con accento francese, per cui non si capiva nulla, solo Arnaldo e’ riuscito a seguirlo completamente perche’   l’accento francais gli e’ familiare. Ecco una serie di foto, dimenticavo l’appuntamento l’avevamo in corrispondenza della bassa marea (1.00pm) per poter camminare fino al recinto dove ci sono otto squaletti limone. 


bassa marea ore 13.30 sabato 9 Marzo

il nostro gruppo in cammino verso il recinto degli squali
il dottorando cerca di prendere uno squalo limone con la rete

ecco il piccolo squalo limone



qualche giorno fa invece a Bimini North due signore per la bellezza di 120$ a testa per un'ora si sono immerse in una gabbia di ferro vicino a uno degli slip del marina big game per fotografare due grossi squali che venivano attirati vicino alla gabbia dal lancio di pesce e di una grossa testa di pesce fatta oscillare dai ragazzi del marina. Oltre a noi ed altri turisti c'erano come spettatori molto interessati questi simpatici pellicani che si sono fatti una bella colazione di parte del pesce preso abilmenteal volo in fase di lancio:


Oramai è troppo tardi, corso rapido di meteorologia per adulti aspiranti velisti.


Alcuni di voi avranno visto questa figura:

 Questo è quello che avviene in teoria e….in pratica. Quando una perturbazione si avvicina a seconda della vostra posizione rispetto al fronte freddo in arrivo avrete vento che viene da una direzione o dall’altra
 Ricordate che in Europa Occidentale (grande un po’ di piu’ del Texas) prima arriva lo Scirocco (da Sud Est) e poi Tramontana (da Nord Ovest)

A Bimini siamo a margine delle grandi perturbazioni che attraversano gli Stati Uniti e questao è, in dettaglio, quello che succede quando, una volta ogni tre giorni, arriva un fronte freddo. Ovviamente questo non passa sopra di noi ma più a Nord, circa 500 km più a Nord, ma questo influenza la direzione e la forza del vento.

 Questa la situazione alle 6 del 10 Marzo 2013, una grossa perturbazione passa a Nord.

In questa stagione le perturbazioni dovrebbero passare, invece, molto più a Nord, al’altezza di New York, ma quest’anno il clima, complice il raffreddamento globale, provocato dalla diminuzione dei consumi di benzina in europa, a causa del’alto prezzo dei carburanti, è diverso e i fronti freddi occupano un’area che attraversavano solo sporadicamente. 


 Come vedete quando un fronte si avvicina il vento viene da sud.



 Per passare da Nord quando il fronte è passato



 Con vento forte come in questa immagine

Dovendo fare 100 miglia di navigazione, metà in mare aperto e basso, ma senza ridossi, e metà in mare aperto con onda oceanica, diventa impossibile traversare se non si hanno almeno due giorni e due notti, complete di vento inferiore ai 15 nodi e non da Nord. Normalmente in questo periodo, Marzo, le perturbazioni hanno cadenza settimanale. Ma...invece, quest'anno, passano l'area ogni 3 giorni e molto più a Sud del solito.

Quindi, per aiutare MG ad arrivare a Nassau quando siete al semaforo date delle belle sgasate sull’accelleratore. Aiuterete il clima a ristabilirsi come era nel Cretacico, quello che consumate in benzina lo risparmierete in gasolio da riscaldamento. E, per i geologi, assisterete alla fine del Quaternario!

Abbasso la Yalinaea Baltica, viva i coralli!
                       
Dal vostro ex paleontologo velista per scelta Arnaldo Radovix


ed  ecco documentata la differenza fra  bassa e alta marea a Bimini North (circa 1 metro 1/2):