Visualizzazioni totali

ARGOMENTI PRECEDENTI (qui le altre foto)

mercoledì 30 aprile 2014

EXUMAS

Giovedi 24 partiamo per le Exumas, la giornata e’ stupenda anche se non possiamo mettere le vele perche’abbiamo il vento in faccia, viaggiamo a una media di 5 nodi per percorrere 28 miglia e fermarci nella prima delle trecento
e piu’ isole dell’acipelago delle Exumas , vi lascio al video di Arnaldo.



Alle 5.00 pm siamo al punto di riferimento di Allen’s Cay e ci ormeggiamo nel canale fra Allen e Leaf Cay dove ci sono gia’ quattro imbarcazioni. L’impressione e’ incredibile, sembra di essere alle Incoronate, in Croazia: isole brulle costituite da rocce la cui componente maggiore e’ la sabbia di  corallo, vegetazione da climi aridi, arbustiva ma a differenza della Croazia l’isola di Leaf e’ popolata da iguane che non dovrebbero essere alimentate dai turisti che invece lo fanno e il risultato e’ che appena qualcuno sbarca, le iguane si avvicinano a chiedere qualcosa. Il terzo giorno presa maggior confidenza con gli animals anch’io portero’ loro foglie di spinacini e fondi di sedano.



ecco un po' di foto di iguane e un filmato



ne abbiamo contate una cinquantina




Venerdi’ sera in questo posto che sembra il paradiso terrestre ci raggiunge anche Joe che era andato a Norman Cay con degli amici, poi avendo problemi al motore: leakage di olio e problemi di accensione  delle batterie ha preferito ritornare a Nord, lo facciamo ormeggiare nel posto piu’ bello della baia che era occupato il giorno precedente da un grosso catamarano.


                                          Africa Queen nella baia fra Allen e Leaf Cay

Sabato  facciamo un giro sul dinghy di Joe e la conoscenza di una coppia scozzese con un enorme wharram di 52’, costruito inThailandia e fatto tutto di legno, il signor Wharram vende il design e poi il proprietario della futura barca se lo asssembla dove vuole e con il materiale che vuole. Il marito della coppia e’ stato medico condotto per tanti anni alle Ebridi, adesso si godono la pensione e sono in giro da due anni.



il signor Wharram  negli anni  50/60 invece girava il mondo con un catamarano costruito da lui con a bordo due ragazze, potete immaginare che con una tale pubblicita' ha venduto migliaia di progetti dei suoi catamarani che gli hanno consentito una vita agiata e diversi giri del mondo di cui l'ultimo  a oltre 80 anni:



                                       Wharram e le due girls
 Mentre rientriamo sulle nostre boats Arnaldo prende il primo pesce della stagione: un’aguglia!! E cosi’ ce lo mangiamo a cena invitando Joe. In realta’ durante il trasferimento di giovedi’ Arnaldo aveva gia’ pescato una cernia di medie dimensioni che al momento di issarla a bordo si e’ prontamente slamata e poi altri due grossi abitanti del mare che non abbiamo identificato ma che voracemente si sono mangiati l’esca e un pezzo di metallo....



Dopo tre giornate fantastiche arriva una notte allucinante: l’ancora che aveva tenuto alla grande per due notti, la terza notte si muove di pochi metri ed essendo all’estremita’ del canale finiamo in secca, svegliandoci alle 12.30 in bassa marea quando le due bottiglie di vino vuote scivolano rumorosamente sul pagliolatto, data la forte inclinazione della boat. Se ci fosse stato Franzie ci avrebbe avvertito in anticipo. La profondita’ data dal deeper e’ 4’ ma in realta’ bisogna aggiungere 1.4’ perche’ abbiamo preferito non tarare il deeper ma tener a mente la differenza per cui siamo a 5.4’ e il nostro draft e’ 6’; nell’ora successiva l’inclinazione peggiora, passo quattro ore sveglia procedendo alla grande nella lettura del libro di Marco Travaglio, alla fine alle 4.30 mi addormento e quando ci svegliamo alle 6.30 con l’alta marea tutto e’ Ok sembra essere stato solo un brutto sogno. Per sicurezza ci muoviamo vicino a Joe e facendo il bagno con la maschera vedo chiaramente che eravamo finiti su una piccola  duna di sabbia. E pensare che Arnaldo aveva messo la telecamerina che documenta tutto ma poi presi dalla cena con il pesce appena pescato e la bella serata con Joe, nessuno ci ha piu’ pensato.

Domenica e lunedi’ invece ci ormeggiamo davanti a Highborne Cay, l’isola successiva, Arnaldo ripesca un’altra aguglia e facciamo dei giri su una delle tante spiagge. Joe invece e’sempre piu’ stravolto per il motore ha cambiato anche l’alternatore poi con l’aiuto di un nuovo vicino di bordo ingegnere elettronico scopre che la mancata accensione e’ dovuta ad un fusibile bruciato e dire che con Arnaldo li avevano controllati tutti...
ora un po' di tramonti dalla baia di Highborne.....







Ora scrivo dal  lussuoso marina di Highborne Cay dove siamo entrati ieri mattina per fare rifornimento d’acqua e girare in bici, Joe ha approfittato del bel vento da Sud e ieri alle 9.00 ha messo le vele verso Nassau, cercando di usare il meno possibile il motore, e’ arrivato alle 6.00 del pomeriggio.
Noi invece stiamo aggiornando il blog e qui non si sente il "surge" che ci ha parzialmente accompagnato negli ultimi due giorni (il surge e' l'onda lunga dell'oceano che entra in piattaforma, soprattutto in alta marea).

mercoledì 23 aprile 2014

Palm Cay marina, parte sud di New Providence

23 aprile mercoledi'  


Eccoci qui, miei cari amici, ex colleghi  ad un nuovo capitolo del viaggio, spero che vi sollevi il morale, incomincio con la visione che ho dal patio dell'agenzia di vendita delle case a Palm Cay: case che sono in prima fila sul mare, separate da una lingua di sabbia bianca. Il marina sta leggermente dietro, e' un perfetto hurricane hole che hanno ampliato e modificato di recente soprattutto con l'approfondimento del canale di entrata(8')






ma andiamo con ordine: abbiamo passato quattro notti allo Yacht Haven di Nassau, in piena citta',vicino al ponte che porta a Paradise Island. Giovedi' e venerdi' abbiamo noleggiato un'auto e giovedi' ci siamo dedicati all'esplorazione  del Sud dell'isola compreso il parco di Clifton, le cui foto mettero' nel prossimo blog. Stavamo anche cercando l'amico Joe, lo scozzese conosciuto a Coconut Grove in novembre, ma c'e' stato un misunderstanding di cellulari con Arnaldo che continuava a telefonare o scrivere sms su quello USA mentre anche Joe ora ha un numero bahamense> Per farla breve l'abbiamo trovato al supermercato giovedi' sera e cosi' abbiamo programmato una gita in auto lungo la parte Nord dell'isola preceduta da un rapido stop al nuovo marina di Palm Cay. Joe era ormeggiato in un marina piu' basic (no showers, no toilet) vicino al nostro.
 
                                                      Nassau Yacht Haven  marina

Africa Queen ormeggiata al molo del Nassau Yacht Haven


                            Lunedi' 21: stiamo attendendo Joe per salpare verso Palm Cay




centro commerciale per fare la spesa: di fronte c'e' il fresh market 
questo invece e' il negozio di liquori

Lunedi' 21:  partiamo mentre sta salendo  l'alta marea, dopo uno stop al distributore di diesel per riempire il serbatoio e le taniche, attraversiamo il canale che separa l'isola principale di New Providence da Paradise island. bisogna fare attenzione ad una secca al centro della baia.Con noi ci sono Joe e il suo amico filippino che si chiama Joe anche lui. La velocita' di crociera e' buona perche' la marea ci spinge. Passiamo il punto di riferimento di Porgee Rock:


 e poi Rose Island dove c'e' un ancoraggio protetto dai venti da North:








poiche' non  conosciamo ancora bene la zona e poiche'ci sono diverse segnalazioni di corallo
prendiamo un po' alla larga seguendo la prima parte della rotta per Highborne cay, poi ci dirigiamo a 270  verso l'imbocco del canale di Palm Cay, ben evidenziato da numerosi paletti e paline, ecco la sequenza di avvicinamento:









e'stata una gran bella giornata e laa terminiamo con una pasta fredda che piacera' moltissimo ai nostri ospiti, momento di panico quando scopriamo che non e' piu' disponibile la courtesy car per permettere ai nostri amici di rientrare a nassau ma Joe non si perde d'animo e chiede un passaggio a una ragazza.
aggiungo altre foto del posto:






nel prossimo blog mettero' invece le foto dei due giorni in giro per l'isola, il parco di clifton, le statue di casuarina, il good friday, le caves con i pipistrelli, coral harbour, il dive center di Stuart....

domenica 20 aprile 2014

BUONA PASQUA e video video video




Video




Uscita in mare da Bimini, arrivo a Chub Cay, traversata verso Nassau

venerdì 18 aprile 2014

Ce l'abbiamo fatta!

 Ce l’abbiamo fatta!
 Siamo a Nassau da mercoledi’ pomeriggio!  Le giornate di navigazione sono state abbastanza impegnative soprattutto martedi’….
Le previsioni del tempo davano l’inizio del vento da Sud il 14 aprile lunedi’ ma domenica il vento fortissimo sembrava mandare a monte la partenza. Arnaldo in ogni caso aveva preparato la boat con gli ormeggi facilmente sfilabili.
E infatti al mattino tutto perfetto, si parte! E’ emozionante la lunga carovana  di una decina di barche che abbandona i vari marina di Alice Town. Percorriamo sei miglia in oceano e poi si entra in piattaforma per un lungo tratto di 34 miglia per arrivare a Mackie Shoal (punto di riferimento)


Mackie Shoal  non e' altro che un paletto nell'immensita' della piattaforma

 Durante il tragitto una barca texana piu’ veloce ci supera mentre altre due piu’ piccole le perdiamo di vista. La velocita’ non e’ al massimo perche’ la corrente e’ contraria e soprattutto nelle ultime tre ore di navigazione riusciamo a coprire solo 14 miglia per cui ormeggiamo
dopo le sette in piattaforma con 23 piedi di profondita’, avremmo preferito ormeggiare con 15 piedi ma sta arrivando il buio; c’e’ la luna piena che lo considero un must se si deve passare la notte all’ancora. Passiamo una serata e una notte allucinante di assoluto sballottamento: sembra di essere all’interno di un frullatore con l’onda e il vento forte con colpi di 30 nodi ma l'ancora tiene alla grande!


                                                 il tramonto del lunedi' in piattaforma

(le foto sono poche perche'  a parte la navigazione impegnativa non c'era altro che acqua e l onde , non abbiamo avvistato delfini o caravelle portoghesi, solo qualche rapido pesce volante:Arnaldo ha visto una grossa tartaruga ma non avevamo la macchina foto sotto mano)

Martedi’ riprendiamo a navigare alle 7.00 il mare e’ sempre chopped e le previsioni del tempo sbagliano perche’ davano vento forte al pomeriggio e invece ce l’abbiamo gia’ al mattino. La mattina di navigazione e’ abbastanza tosta fra corrente sfavorevole e vento forte in piattaforma, Verso le 11 superiamo brillantemente il passaggio in oceano e la situazione e’ identica a quella della piattaforma>Dopo 29 miglia percorse arriviamo nel primo pomeriggio a Chub Cay ma entrambi, considerato il costo e l’antipatia del marina  dove ci eravamo fermati tre anni fa, optiamo per andare ad ormeggiarci alla boa sul lato dell’isola di Frazer’s Dog che costituisce come un incastro di una tesserina di puzzle con Chub Cay. Percorriamo quindi 5 miglia aggiuntive ma nada  boe di ingresso e nada barche a vela ormeggiate. Ritorniamo sui nostri passi ed entriamo nello splendido e immobile bacino di Chub Cay che e’ un vero Hurricane Hole: sono le 4.00 pm, alle 7.00 ci addormentiamo per svegliarci alle sette del giorno dopo.

 




                                                    Arnaldo sta preparando il pranzo



Mercoledi’ 16 e’ la giornata migliore in assoluto: il vento da Sud e’ piu’ debole, il mare tranquillo l’ onda lunga con il passare delle ore si riduce. Inoltre  la velocita’ della barca supera quasi sempre i 5 nodi , il cielo e’ coperto con temporali lontani. Pur essendo partiti dopo le 8.00, alle quattro entriamo nel porto di Nassau avvisando il Nassau Harbour Control per la registrazione del nostro arrivo.
Unico problema siamo in bassa marea e il pontone del marina e’ altissimo per cui chiediamo assistenza per l’ormeggio.


 il faro di entrata nel porto di Nassau che ha una parte sommitale color ruggine molto simile al rosso che inganna perche' indicando la parte sinistra dell'entrata dovrebbe essere verde come la boa  di ingresso (negli States,Bahamas ect. i colori sono invertiti rispetto all'Europa)








martedì 8 aprile 2014

Contrasti



Ecco come nel giro di un giorno siamo passati dai grattacieli e dal traffico di Miam al relax bucolico di Alice Town a Bimini.
Lasciamo l'albergo in Collins Avenue all'alba per imbarcarci sulla nave che porta i giocatori al nuovo casino' di Bimini: fa ancora servizio solo al venerdi', sabato e domenica, il progetto di avere un viaggio al giorno non e' andato in porto. Colazione super al buffet e poi sdraio sul ponte 10, sul lato sottovento per tutta la traversata...




                    Arnaldo si cimenta con la nuova macchina foto dalla king room al 5 piano


e invece colpo di scena inserisco la foto fatta da me con la vecchia e amata Canon che mentre eravamo all'history museum a Goverment Center a Miami mi ha dato buca nelle foto di interno alla mostra degli artisti di strada per cui con la paura che mi lasci per sempre ho provveduto ad acquistarne una di sostituzione anche se ormai come la desidero yo con obiettivo e schermo con porticina ci sono solo quellle professionali costosissime. Cosi' alla fine per poter fotografare gli interni ho comprato un Olympus 12.5 che fa anche i filmati e soprattutto la gioia di Arnaldo che l'ha subito adottata...




siamo sul metromover, una metropolitana leggera subaerea che attraversa il downtown di Miami, dimenticavo e' gratuita


il giorno dopo venerdi' alla 2.00 pm siamo sulla barca......a Bimini




la stessa foto ma scattata con l'olympus che e' 12.5 mega pixel mentre la old canon e' 8.0,
il venditore a miami continuava a elencare i vantaggi della risoluzione maggiore della Oympus...
e ancora altre foto
Africa Queen ripresa dalla canon A630 8.0 megapixel

                             Africa Queen ripresa dalla nuova Olympus 12.5 megapixel

La barca e' Ok a parte una patina appicicaticcia che sembra muffa e che copre tutti i mobili e le cose di gomma, forse e' dovuta al fatto che dopo il temporalone di dicembre non abbiamo avuto tempo di lasciar asciugare e far prendere aria perche' due giorni dopo abbiamo chiuso tutto per rientrare in Italia .Lavoriamo intensamente fra pulizia di fondo a prua, in quadrato e in cucina, laviamo tutto e domenica la barca assume un altro aspetto. Nel weekend l'isola e' piena di gente: domenica pranziamo da Big John's ed e' tutto pieno con musica anni 70, Bob Marley e tutto quello che piace a noi. Fra sabato e domenica arrivano anche 4/5 fra barche a vela e catamarani, approfittando della finestra favorevole per attraversare dalla Florida. E lunedi' invece appena pronti arriv,a come da copione, un vento forte da ovest con rage (onda alta che fa frangente e non permette di entrare e di uscire dal porto) per cui ci godiamo l'isola e andiamo a comprare il pesce dai pescatori dopo l'ufficio BTC, telecomunicazioni. Benji, il nostro abituale fornitore di pesce, non si e' ancora palesato. Compriamo 6 snapper appena pescati.
Invece continua il tormentone di dicembre sulla marmellata di guava a quanto pare introvabile perche' e' troppo costosa, ci dicono che la troveremo a Nassau. Questa volta non abbiamo potuto fare cambusa, ci siamo limitati a riempire un trolley con l'olio di oliva e di semi, alcune scatolette di acciughe e tonno Cento, comprate a miami. Abbiamo inoltre portato dall'Italia approfittando dello spazio nel bagaglio 2 grossi pezzi di formaggio grana sottovuoto, 2 confezioni di caffe' Vergnano, il te Fortnum & Mason, i funghi secchi, la pasta de cecco e i biscotti crumiri. La prima cambusa la faremo nel supermercato di Nassau che dovrebbe avere tutto.
dimenticavo, allego alcune foto dei dipinti degli artisti di strada, scattate da Arnaldo con la sua videocamera





                   qualcosa di simile l'aveva fatto anche arnaldo nella casa di mantova

mi ricorda la Transavanguardia : Cucchi,  Clemente and company....