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mercoledì 28 gennaio 2015

News from Palm Cay Marina

Mercoledi’ 28 Gennaio 2015
Oggi finalmente Joe e Jane sono riusciti a partire con Paper Moon, verso le undici. Sono
andata a salutarli con Johan che li ha aiutati a uscire dall’ormeggio perche’ c’era ancora un vento molto forte da North, non paragonabile a quello di lunedi’ e martedi’ ma sempre forte; insieme a loro sono partite altre due barche a vela.

Johan sta mollando uno degli ormeggi di Paper Moon




Jane ci sta salutando, finalmente puo' andare alle Exuma!

Paper Moon e' fuori dal canale di entrata segnalato dalle paline

 Vi chiederete come mai non c’era a salutarli anche Arnaldo? Arnaldo e’ bloccato da un forte mal di schiena, forse sciatica anche se il doctor del medical center dove finalmente si e’ deciso ad andare  questo lunedi’, non gli ha dato una diagnosi precisa ma dopo avergli fatto un iniezione di voltaren, gli ha prescritto oxycodone per il dolore e tizanidina per lo spasmo muscolare. Adesso sta meglio ma continua a dormire a causa dei due medicinali.
Probabilmente il male alla schiena, iniziato martedi’ scorso, e’ stato causato dal continuo estrarre il dinghy dal gavone di poppa per controllare i collegamenti dello starter che non partiva e poi il mercoledi’, che gia’ era un po’ sofferente,  Arnaldo si e’ occupato dei lavori sul rullafiocco e in bagno che hanno peggiorato la situazione.
Non sono servite a nada le mie pastiglie di synflex (5 in quattro giorni) e neanche il voltaren gel e il lasonil gel, applicati sulla zona. Forse ho peggiorato la cosa cercando di massaggiarlo giovedi’, ci sarebbero voluti o la mia amica Sabrina del velo di Maya o Maurizio dell’AIRR.  Venerdi’ sono andata in farmacia ma senza prescription medica non ti danno nada: e’ come negli USA, per cui sono riuscita solo a rimediare un cerottone al mentolo, al banco non ci sono quelli di voltaren come in Italy.
inserisco due foto del tramonto ad Highborne che avevo dimenticato nella macchina foto:



E come e’ finita la storia dei nostri pezzi di motore?
Venerdi’, oltre ad andare in farmacia, sono andata con Joe e Jane dal meccanico per saperne qualcosa e la notizia era che sia l’elbow che lo starter erano in dogana; ho pensato ce lo monteranno lunedi’ mattina. Invece dopo le 3.30pm, mentre riassettavo la cucina e Arnaldo era fuori nella casetta, arriva il meccanico, yo gli propongo di lavorare per Joe che deve partire mentre noi, a causa del mal di schiena di Arnaldo, non abbiamo alcuna fretta, invece dice che e’ venuto  solo per noi, senza uno squillo di preavviso.  Alle 5.00 ha finito il lavoro e vuole essere pagato subito; avevo lasciato un acconto di 200$ con la cc ma non si puo’ fare la transazione per telefono e domattina Albert, il suo capo, e’ chiuso. Si risolve la cosa con il fatto che nel frattempo Joe, desideroso di partire sabato o domenica, era andato a prendersi il suo elbow direttamente in negozio e quindi in poche parole sono andata in citta’ con il meccanico che si e’ anche fermato un bel 15’ a casa a cambiarsi e a prendere il drink da portare al pub e poi al negozio di Albert dove gli ho contestato le 4 ore di manodopera in quanto ne sono state fatte un po’ piu’ di due ma lui mi ha risposto che si deve considerare il viaggio!!! Insomma cari lettori invece di 160/200$  di manodopera, ne ho pagati ben 315$.
Ma la storia di Joe non e’ finita: si dedica tutta la mattina  del sabato a montare l’elbow ma al momento del collaudo le quattro viti (screws in english) perdono! Non sono state rifilettate! Bisogna proprio essere imbecilli! e’ un operazione di dieci minuti se possiedi una rifilettatrice ed e’ un’operazione che viene fatta d’ufficio, ogni volta che una vite o un dado (bolt in english) si rompe nella sua sede come era successo a Joe e di cui il meccanico era stato ampiamente informato! E cosi’ segue una serie di telefonate (ne erano gia’ state fatte infinite prima del lavoro)  e poi il figlio del meccanico ritira il pezzo domenica e lo riportera’ lunedi’.Meno male che Joe ha un gran bel carattere e una pazienza infinita.
Per consolare i nostri amici li abbiamo invitati a diversi happy hours e a cena oppure come domenica sera, hanno portato loro un ottimo curry, cucinato da Joe, perche’ alla sera, con la bassa marea particolarmente accentuata, era molto difficoltoso per Arnaldo muoversi e scendere e salire su un’altra barca. Ieri invece Arnaldo con un gesto eroico si e ‘ cimentato in una pizza di addio ai nostri amici.




ieri sera non ho fotografato la pizza ma ho recuperato una foto che aveva fatto Arnaldo ai miei spiedini di pollo 


mercoledì 21 gennaio 2015

L'invidia degli dei!

20 gennaio martedi'

Nel vecchio planning con l’arrivo di Lela,saremmo partiti il 13/14 per rifare il giro alle Exuma, estendendoci anche a Staniel Cay per vedere i maiali che nuotano verso le barche  e per andare al thunderball grotto a fare snorkeling. Nel thunderball grotto e’ stato girato l’omonimo film di 007 con Sean Connery (il divino ora ha la casa a New Providence!). Invece rimandiamo di qualche giorno per dare assistenza morale a Joe e Jane  che sono arrivati dall’Inghilterra lunedi’ sera.  Joe deve cambiare la pompa dell’acqua e poi deve aspettare un pezzo di ricambio del motore. L’idea sarebbe stata quella di partire insieme per una settimana con l’Africa Queen. 
Arnaldo con Jane e Joe
Si pensava di salpare venerdi’ 16 gennaio ma preferiamo rimandare di un giorno per finire di sistemare un pezzo di pagliolato e fare una super cambusa, soprattutto di acqua, considerato quello che ci era successo nel giro precedente. Ma il destino avverso, ovvero l’ira degli dei, invidiosi quando gli umani si divertono troppo (da un antico proverbio latino), si scatenera’ alla grande: primo con la scoperta che il circuito di raffreddamento ovvero l’elbow di Paper Moon, la barca di Joe., e’ completamente arrugginito e gli  portera’ via tutto il sabato per smontarlo dal motore, il cui accesso e’ complicatissimo. Cosa e’ l’elbow? e’ il gomito che serve per scaricare i gas del motore,corrisponde al tubo di scappamento dell’auto ed e’ fatto a gomito per impedire che l’acqua di mare entri nel motore, Noi siamo particolarmente sensibilizzati al problema perche’ ci era gia’ successo nella primavera 2013 a Bimini quando siamo stati costretti a rientrare a vela a Palm Beach. La domenica non si riesce a portare l’elbow all’officina di Albert: il telefono suona a vuoto come era successo a noi la domenica precedente quando avremmo dovuto consegnare l’auto. Il cellulare viene lasciato in ufficio per evitare di essere disturbati. E cosi’rimandiamo a lunedi’ 19: mentre Joe va in citta’ a consegnare il pezzo, yo , Arnaldo e Jane prepariamo la boat, stipiamo i generi di conforto dei nostri amici, gli infiniti bottiglioni d’acqua, i CD, insomma tutto e stacchiamo i collegamenti terrestri: acqua e corrente. Sono le 10.00 in perfetta alta marea ma sfiga delle sfighe il motore dell’Africa Queen non da’ segni di vita e pensare che Arnaldo l’aveva acceso il giorno prima dopo aver fatto un rabbocco di olio per farlo circolare e verificare che tutto fosse a posto prima di partire! Diversi tentativi ma senza risultato, cerchiamo di consolarci invitandoci reciprocamente a pranzo e a cena prima sull’Africa Queen e poi a mangiare gli hamburger al jalapeno su Paper Moon. Non e’ possibile due barche e nessuna che puo’ partire! Ah! dimenticavo il nostro problema e’ il motorino d’avviamento che e’ ancora quello originale della barca che risale al 1986.E’ una delle poche cose che non abbiamo ancora cambiato.
Joe cerca di staccarlo ma e’ impossibile, avra’ diffiicolta’ anche il meccanico mandato da Albert che ci sveglia stamattina alle 8.00: pensava di riuscire in dieci minuti e invece ci ha messo un’ora, ha dovuto persino fresare l’allen key che non ha niente a vedere con l’isola delle iguane ma vuol dire chiave a brugola.
motorino di avviamento originale volvo 1986!
Ora siamo qui senza il motorino d’avviamento e senza il rullafiocco perche’ nel frattempo Arnaldo dopo aver seguito i consigli di Mercedes con l’aceto e miei con il softner per cercare di smollare il tamburo del rullafiocco, oggi, vincendo la pigrizia, ha ascoltato l’ultimo consiglio quello di Dimaro, il ns doc master:snow ball che non e’ altro che una versione diversa di clorex, ovvero il pulisci bagno. Il tamburo con i suoi cuscinetti a sfera e’ a bagno in un liquido bluastro. L’unica consolazione e’ che oggi il tempo e’ pessimo, non sono neanche andata in spiaggia.
Ritornando a giorni piu’ lieti, eccovi le foto del compleanno di Arnaldo e di  Mercedes il 9 gennaio e il dolce che ci siamo fatti preparare da balduccino (negozio di prodotti italiani). Il 9 gennaio venerdi', prima di cena, siamo stati a Paradise Island che per chi ci va la prima volta e’ una bella esperienza. Il giorno dopo abbiamo fatto il giro completo dell’isola ma non ho fatto foto e la domenica prima di accompagnare i nostri amici all’aeroporto li abbiamo portati al forte charlotte e alle caves con i pipistrelli.

9 gennaio doppio compleanno: Mercedes e Arnaldo


 il rullo che ci siamo fatti preparare da balduccino e' molto buono e contiene un sottile strato di marmellata di guava e viene servito con una cremina di burro e vaniglia e guava: per alcuni va servita calda per altri refrigerata, noi optiamo per la seconda versione, continueremo i festeggiamenti anche il giorno dopo 


Fort Charlotte

e' domenica e sono arrivate ben quattro navi crociera nel porto di Nassau

21 gennaio mercoledi'
oggi siamo andati in citta' nel negozio di Albert, il meccanico piu' esperto dell'isola e soprattutto di barche vecchie e che riesce a far avere pezzi di ricambio in tempi non biblici.
Joe e' felicissimo perche' domani arrivera' il suo elbow, noi invece siamo andati per ordinare il motorino d'avviamento e lasciare la copia del nostro permesso di navigazione perche' dovete sapere che dal 1 gennaio alle bahamas e' arrivata l'IVA, applicata al 10%.
Questa tassa non e' piaciuta per niente agli abitanti  perche' tutto costava gia' tanto; i bahamensi hanno realizzato che il 10% e' molto di piu' di quello che guadagnano per esempio i benzinai e i commercianti di vari beni e servizi. Nel caso nautico se la barca non e' bahamense, il 10% non si applica, ecco il motivo per cui abbiamo portato il nostro permesso di navigazione.


nel negozio di Albert c'e' proprio tutto!




una delle belle ragazze che lavorano nel negozio di Albert,domani le spedisco la foto...

lunedì 12 gennaio 2015

EXUMA WARDERICK....e rientro a Palm Cay

Ecco i video di Arnaldo: il primo e' dedicato alla navigazione verso Warderick nel parco delle Exuma e allo spettacolo che si gode a tutte le ore nel passaggio fra l'alta e la bassa marea all'interno del canale dove trovano ormeggio  alla boa 22 barche, generalmente a vela; i grossi yachts stanno fuori in piattaforma o ormeggiati prima delle due boe di ingresso, la corrente e' fortissima, il posto e' meraviglioso e si apprezzano tutte le sfumature di acqua dal trasparente al verde chiaro, acquamarina, smeraldo e blu. Si effettuano bagni in acqua tiepida e interessanti escursioni sui numerosi sentieri che attraversano l'isola.


Il secondo video si snoda attraverso i trial dell'isola fra cui quello al montarozzo di Boo Boo Hill,il punto piu' alto di un crinale calcareo all'estremita' settentrionale del cay. Qui c'e' una raccolta di legnetti delle barche che hanno raggiunto la collina. La leggenda narra che su questa piccola altura nell'800, alcuni missionari sopravvissuti ad un naufragio avessero eretto un cairn:tumulo di pietre. per anni tutti quelli che approdavano sull'isola di Warderick facevano un piccolo pellegrinaggio sulla Boo Boo Hill per lasciare traccia del loro viaggio.   Nella prima escursione mattutina ci dimentichiamo la nostra targhetta ma Gennaro e Arnaldo la collocheranno nel pomeriggio.


Gennaro fotografa Arnaldo mentre pone la nostra targhetta, avvitata al paletto sulla Boo Boo Hill



 Sulla spiaggia principale, vicino agli uffici del parco, c'e' lo scheletro di un capodoglio di 16 metri che si areno' nel 1995 a Shroud Cay, pare in seguito a soffocamento dovuto all'ingestione di un sacchetto di plastica.



Ecco alcune foto di Gennaro, scattate il sabato sera al party sulla spiaggia. Dopo il tramonto,quando ormai era buio sono comparse le "hutie" a spazzare gli avanzi del party. mi sono divertita ad alimentarle con i nachos e le patatine avanzate: si sono avvicinate a me e sono riuscita persino ad accarezzarne una. L' hutia  delle bahamas e' un roditore che ricorda un po' i porcellini d'india; e' stata introdotta nel Warderick Wells Cay nel 1985. E' una specie protetta in via di estinzione anche se sull'isola si stima che ci siano 2500 esemplari (nel 1985 ne avevano introdotte 25)


Mercedes parla con Paola, la nostra vicina di barca, che ha vissuto e studiato a Firenze

come si puo' vedere gran parte dei navigatori ha una certa eta' ed e' retired!
ecco le hutie in cerca di cibo,cinque di esse si avvicineranno per mangiare i nachos





Ed ecco l'ultimo filmato relativo al viaggio di ritorno verso North con sosta di due notti ad Highborne: il marina era strapieno di grossi yachts, per cui ci  siamo  ormeggiati all'ancora dove Arnaldo ha filmato in tempo reale uno dei tramonti sul mare, seguito poi dalla luna piena che e' sempre uno sballo ma soprattutto se sei sul mare all'ancora!
Per celebrare la luna piena, sulla spiaggia, ho fatto il saluto alla luna di yoga, Simona, la mia insegnante di yoga sara' soddisfatta! Peccato che non sia qui con me!



venerdì 9 gennaio 2015

EXUMA

9 gennaio
Buon anno lettori assidui del blog! Scrivo in ritardo perche’ abbiamo passato undici giorni in giro per le Exuma, sempre navigando in piattaforma e sostando alla boa o all’ancora,  senza  possibilita’ di connettersi in internet. Il nostro planning iniziale prevedeva una sosta  dopo sei notti in un marina a Sampson Cay, a Sud del parco delle Exuma ma l’isola e’ stata acquistata recentemente da un “bilionaire” che ha vietato l’accesso anche alle barche!!  poi dal 3 gennaio e’ arrivato un vento da Sud con 30/35 nodi di intensita’….
che anche volendo puntare su Staniel Cay, sconsigliava di mettersi in acqua……..
Ma andiamo con ordine: il 28 dicembre domenica lasciamo Palm Cay, diretti ad Allen, sono circa 28 miglia, finalmente non siamo soli, ci sono con noi Mercedes e Gennaro, due velisti di comet 910, sbarcati a Nassau dalla “costa luminosa” dopo aver attraversato l’oceano Atlantico ed entrati a far parte dell’equipaggio dell’Africa Queen.
Procediamo a velocita’ di 5/5,5 nodi a motore perche’ il vento e’da SE e prima delle 5.00 pm ormeggiamo ad Allen (l’isola delle iguane) dove passeremo due notti per poi dirigerci il 30 nella vicina Highborne (quella dei 15 squali che sonnecchiano vicino al pontone). Il 31 dicembre invece a vela con vento al traverso,  ci spostiamo a Shroud, all’interno del parco delle Exuma.
Per passare l’ultimo dell’anno alla boa e seguendo il consiglio di Gennaro lo celebriamo due volte: una alle 6.00 pm in corrispondenza della mezzanotte italiana e uno alle 12.00 ora locale; eccovi alcune foto:
festeggiamento ore 6.00 pm locali,mezzanotte italiana

il  panettone della " costa crociere"l'abbiamo invece mangiato a mezzanotte
Gennaro e Mercedes: il loro primo ultimo dell'anno nel Caribe
nel pomeriggio abbiamo portato i nostri nuovi amici a navigare con il dinghy lungo il Sanctuary Creek fino all’oceano e siamo ritornati al tramonto giusto in tempo per il primo brindisi. A mezzanotte dalle altre barche alla fonda si levano suoni di sirene, l ‘Africa Queen risponde con la sua campanella di poppa, non sono riuscita a trovare in tempo la sirena, e pensare che credevo fossimo soli nella piattaforma infinita di Shroud.
C’e’ anche un enorme yacht con luci cangianti colore che illumina la baia fino alle due di notte


siamo sull'oceano che sembra tranquillo....






Il 1 gennaio sempre con il fantastico vento da Est, ci muoviamo presto da Shroud con un percorso di circa 20 miglia che ci portera’ a Warderick sede principale del parco delle Exuma.procediamo sempre a vela al traverso con una velocita’ ottimale di 6/6,5 nodi.
Alle 12.30 ormeggiamo alla boa numero 8, il posto e’ uno sballo totale come potete vedere
dalle foto e in un proximo futuro dai filmati di Arnaldo, ora in fase di montaggio.






Trascorreremo qui 4 giorni perche’ il 3 gennaio, giorno previsto per muoverci a Sud, il vento da quindici/venti nodi, passa a 30 per cui ci conviene rimanere qui fra passeggiate lungo i trial, nuotate e aperitivo serale sulla spiaggia con tutte le altre barche a vela dal Delaware al Rhode Island, al Maryland…..a dir la verita’ gia’ la prima sera il “Morgan” del Delaware ci aveva invitato per una festicciola a bordo ma Arnaldo, stravolto dalla navigazione e dalla mancanza di sonno della notte precedente, aveva declinato l’invito e poi rimaneva sempre anche il dubbio che ci invitassero sempre per la provenienza della boat: Mattapoisetts nel Massachusetts, invece poi scopriamo che molti americani hanno un nonno o qualche antenato italiano e che vorrebbero parlare il nostro difficile idioma.



I






Il 5 gennaio, placato il vento forte da Sud, considerando che  il marina di Sampson Cay
e’ chiuso (acquistato da un bilionaire), Compass e’ troppo shallow per noi e per Staniel bisognerebbe entrare in alta marea, decidiamo di muoverci verso North ad Highborne, anche perche’ il 9 gennaio abbiamo appuntamento con Lela che arriva a Nassau.
Partiamo alle 7.30 questa volta  con fiocco piu’ motore: filiamo alla grande raggiungendo i 7/7,5 nodi, alle 10.40 siamo gia’ vicino a Shroud, dopo l’uscita dal parco dove e’ vietato pescare, mettiamo in acqua la linea di pesca ma anche questa volta come nei giorni di fine anno non si pesca nada!
Ma dove sono finite le aguglie di aprile/maggio?. Alle 12.30/ 1.00 siamo in prossimita’ di Highborne e Mercedes e Gennaro, sempre sportivissimi, non fanno una piega quando dal marina ci comunicano che non c’e’ posto per l’Africa Queen, la doccia lunga e calda, il giro in bicicletta, insomma tutto sfumato….. Scendiamo con il dinghy solo per fare rifornimento di cibi ed acqua minerale nell’antipaticissimo marina e nel carissimo negozio
(prezzi raddoppiati rispetto a Nassau). Il marina e’ pieno di grossi yacht di megaricchi che si fanno versare il vino, magari di pessima qualita’ e protestano se il ghiaccio si e’ sciolto nel cestello!!... avremmo voluto fare una sosta al ristorante (unico posto con gente simpatica)  ma il lunedi’ e chiuso, rientriamo sull’Africa Queen e ci facciamo un bell' eggs and bacon con le uova appena acquistate.
Cosi’ battiamo tutti i record: 10 notti senza scendere in un marina, non per scelta ma per necessita’, acqua da bere finita, il tipo del morgan ci ha dato tre galloni della sua, prodotta con il dissalatore, ma ha un sapore di marcio….
Le docce sono limitate a una rapida risciacquata o al bagno in acqua di mare, purtroppo non abbiamo a bordo il bagno schiuma per acqua salata, ricordarsi per il futuro.
Finalmente riusciamo a telefonare a Lela e scopriamo che non potra’ raggiungerci a causa di un problema a una costola incrinata, che sfiga!
Il 6 gennaio lo passiamo in spiaggia ad Highborne dopo aver rifiutato un barracuda pescato da un vecchio con barba bianca del posto, al Caribe non si deve mangiare a causa della cinguatera. Seguiamo i movimenti del vecchio e scopriamo un bel sentiero che porta ad un pozzo e si snoda fra la vegetazione fitta dell’isola.


ultima notte all'ancora ad highborne con il ripetitore e la luna piena che sta sorgendo


Il 7 gennaio ci alziamo prestissimo alle 6.30 e alle 7.15 siamo gia’ in moto, la mia idea sarebbe di dirigerci a Rose Island per un’altra notte all’ancora, ora abbiamo cibo e acqua.
Ma le previsioni del tempo danno vento fortissimo in direzione Nord per l’indomani, per cui prevale l’idea di Arnaldo di puntare su Palm Cay. Lungo il percorso a velocita’ sostenuta  con solo motore, Arnaldo riduce i giri del motore per lasciar passare il grosso  della perturbazione che si profila davanti a noi. Ci becchiamo solo un po’ di pioggerellina dalle 9.30 per circa un’ora; e dire che la perturbazione era prevista nel pomeriggio.



 A mezzogiorno siamo gia’ in vista del punto dove si deve procedere a 180 per arrivare al canale di entrata verso il marina di Palm Cay.
All’una siamo a casa, salutati da Paolo, il costruttore di case intorno al marina e aiutati da JJ per l’ormeggio nel solito posto al pier 4. Il vento  forte comincera’ ad alzarsi gia’ nel pomeriggio per  continuare violentemente la notte e tutta la giornata dell’8; oggi la situazione e’ piu’ tranquilla, e’ una bella giornata ed e’ il compleanno sia di Arnaldo che di Mercedes.
Stamattina ho preparato la mia ricetta di conch con piselli ma i piselli della giamaica sembravano piu’ dei piccoli fagioli che non dei piselli, i festeggiati hanno gradito ugualmente. Stasera invece cena con aragosta e c’e’ ancora una bottiglia di spumante per gentile concessione di “Costa Crociere” che ha viziato i nostri ospiti per prepararli alla vita da scout sull’Africa Queen!!!