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venerdì 26 febbraio 2016

Riuscira' la Lela a ritrovare gli amici misteriosamente scomparsi alle Bahamas...


Carissimi lettori del blog  scrivo solo ora perche' siamo stati alla boa e all'ancora per piu' di una settimana a Stocking Island davanti a George Town. Mai come in questa stagione abbiamo dovuto cambiare e ribaltare i nostri programmi per via del tempo caratterizzato da vento fortissimo sia
da Ovest che da Est. La nostra amica Lela avrebbe dovuto raggiungerci a George Town
l’8 febbraio se non avessimo dovuto rientrare a Nassau per il problema del motore del dinghy. Quando  finalmente siamo riusciti a ripartire da Nassau a fine Gennaio le abbiamo fatto prenotare il volo del 9 Febbraio da Nassau per Black Point, sicuri di esserci dopo gli splendidi giorni passati a Little Farmers per il festival annuale. Effettivamente i primi giorni di Febbraio sono stati stupendi: mare calmo, vento leggero, caldo ma domenica 7,come da previsioni, si e’ scatenato un vento fortissimo da West, yo speravo si esaurisse con la notte e con un bel temporale e invece e’ continuato anche per quasi tutta la settimana per cui fare le 20 miglia che ci separavano da Black Point e Big Majors sarebbe stato anche possibile ma passare le notti all’ancora in due zone esposte a West non era raccomandabile; per cui per farla breve abbiamo chiesto alla Flamingoair sia al pilota , rincorso sulla pista il lunedi’ che  a Daryll, la corrispondente nel paese, di cambiare il volo di Lela su Farmers Cay. Il martedi’, essendo sola,l’overcharge era troppo alto per cui si e’ optato per il volo diretto mercoledi’ senza alcun sovrapprezzo. E cosi’ dopo due notti passate nella pericolosissima Nassau, Lela arriva finalmente sulla pista di Farmers Cay.



l'aereo della Flamingo air e' appena atterrato alle 9.00 del 10 Febbraio


finalmente e' arrivata la Lela!
ecco due foto scattate da Lela, all'interno del piccolo aereo che l'ha portata a Little Farmers
,il filmato di Arnaldo invece e' in corso di elaborazione




Camminiamo per l’isola fra i seagrape, le facciamo vedere le tartarughe e le mante che vengono a mangiare i residui del conch che il ragazzo del porto ci prepara in una ricca
conch salad con incluso ananas e mango. Conosciamo il padrone di Ocean Cabin (bar/ristorante)  che ha trascorso diversi anni a lavorare in Libia e parla anche italiano.
Per il momento non si riesce a partire verso Nord perche’ le previsioni sono sempre di vento forte da West>











 Venerdi’ 12 approfittiamo di un momento di calma per muoverci  a Sud, uscendo in  mid tide con una corrente fortissima e facendo solo 5 miglia a Sud per ripararci nel bellissimo marina di Cave Cay, completamente protetto dal vento fortissimo, questa volta da Est che si scatenera’ domenica e lunedi’.



 L’isola e’ fantastica, peccato che il marina e’ in stato di abbandono, giriamo quasi ogni giorno e facciamo conoscenza con due coppie; una del 
Kentucky e l’altra australiana. Non si riesce a fare il bagno : l’acqua bellissima e’ ancora fredda, ci divertiamo a sguazzare con i piedi nel fango carbonatico come da foto… Finiamo tutte le provviste alimentari fresche e passiamo alle emergenze: wurstel e crauti, polenta e sottilette, risotto con i funghi…. L’acqua invece non costituisce problema perche’ e’ buonissima: viene dissalata  e si puo’ anche bere. I nostri vicini hanno il tester per la salinita’ che non supera i 140 parti per milione.

primo selfie a Cave  Cay

Cave Cay dalla parte dell'oceano



palestra in stato di abbandono come del resto tutto il marina





                                              Cave Cay dalla parte dell'oceano









fango carbonatico

Lela sprofonda nel fango carbonatico



e ancora foto.....sempre a  Cave Cay






Dopo nove giorni di vento forte ne approfittiamo delle previsioni  che danno 2 giorni di vento debole da North e verso mezzogiorno di martedi’ 16 Febbraio ci spostiamo di nuovo su Little Farmers ma questa volta alla boa cosi’ possiamo essere pronti per la partenza verso George Town. Al contrario dell’andata scegliamo il percorso oceanico che e’ piu’
corto, quasi la meta’,e dopo due ore siamo alla boa, sembra di essere ritornati a casa.
Giriamo in cerca di provviste ma rimediamo solo 4 pescetti  e i conch perche’ con il brutto tempo i pescatori non sono usciti in mare. Alle 7.00 am di mercoledi’ 17 Febbraio partiamo per George Town, e’ tutto un percorso oceanico. Il vento  e’ inizialmente da NE con 10/13 nodi,come da previsioni, poi soffia da East aumentando di intensita’ e arrivando a 20 nodi.
Fortunatamente la velocita’ di crociera e’ alta sui 6/7 nodi e quindi arriviamo alle 2.00 pm
all’inizio di Elisabeth Harbour: che sballo! Adesso capiamo perche’ tutti hanno come meta George Town: piu' di un centinaio di barche all’ancora e alle boe di Stocking Island l’isola lunga e stretta  che si estende di fronte a George Town.



venerdì 12 febbraio 2016

Little Farmer Cay festival

LITTLE FARMER CAY



Il 4 Febbraio  lasciamo i nostri maiali di Big Majors Spot per muoverci verso Sud a Little Farmer Cay dove si svolgera’ l’annuale festival che comprende 4 regate di classe C con
gli equipaggi provenienti dalle varie isole dell’arcipelago delle Bahamas. Arriviamo in alta marea nello stretto passaggio a South, circumnavigando tutta l’isola, gli altri preferiscono
entrare da Nord da Oven Rock. E’ tutto pieno di barche arrivate per vedere le  due giornate di regate  e domenica la finale del super bowl sul maxi schermo del ristorante vicino alla pista d’atterraggio.



L’isola e’ stupenda, noi siamo ormeggiati al molo del Farmers Cay Yacht Club perche’ arrivando alle 5.00pm sarebbe stato impossibile trovare una boa. Dalla parte West dell’isola ci sono ben 43 barche a vela, il padrone del marina impegnatissimo al bar a servire le persone, ci dira’ che le barche sono poche perche’ normalmente ne arrivano piu’ di cento ma le pessime previsioni del tempo  per il week end hanno frenato molte partenze.

Alle 7.30 di venerdi’ mattina siamo svegliati dall’arrivo del postale pieno di gente e degli equipaggi con relative barche e assistiamo allo sbarco sia da terra che salendo direttamente sulla boat, accompagnati da una buona musica.

Africa Queen ormeggiata al molo del marina di farmer cay

Africa Queen ormeggiata al molo del marina di farmer cay

























Comunque passiamo due giorni stupendi immersi nelle regate, mi sembra di essere ritornata giovane ai tempi delle regate sul lago maggiore. Al pomeriggio di sabato c’e’ anche uno  spettacolo tipo Junkanoo e poi alla sera nella sala del nostro marina la premiazione degli equipaggi e i soliti discorsi degli amministratori locali e dei politici, giunti appositamente dalla capitale. “Farmers Cay e’ l’isola migliore fra le family island”, il suo passato glorioso, bla bla…, probabilmente alle regate di Long Island diranno la stessa cosa….i politici sono quasi sempre uguali in tutto il mondo, qui pero’ hanno incentivato lo sport della vela aprendo delle scuole della vela per i giovani, proprio come un tale Monti quando nel 2012
Con dei provvedimenti demenziali ha fatto scappare la gran parte delle barche italiane in Francia, Croazia e Grecia. E dire che le barche italiane sono sempre le piu’ belle, appena ormeggiati vengono subito a farci i complimenti per la barca, lasciando stupito Art con il suo 41’ Hunter (barca americana) che nessuno fila. E non sto a farvi la storia dei primi cantieri navale di Napoli gia’ fiorenti nel 1700, per arrivare ai cantieri degli anni 70 in zona forli’/Cesena: la comar con il sig Zavatta e isuoi Comet, il Pardo con il Grand soleil, insomma un mondo meraviglioso di grande eccellenza, lasciato andare per demagogia
alla deriva.











devo agggiungere altre foto....



Dopo 5 days di bello domenica il vento fortissimo da Ovest imperversa e cambia tutta l’immagine.   Pensavamo si fosse stabilizzata la stagione anche perche’ ce lo aveva detto il gestore del marina Roosvelt Nixon.