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martedì 31 gennaio 2017

Cave Cay




“Seas of the moment”, un grosso yacht di Fort Lauderdale (20 metri?), entra con un giorno di ritardo nel marina di Cave Cay dove noi e altre sette barche ci eravamo rifugiati sabato 21 Jan. aspettando la perturbazione con il vento previsto a 40/50 nodi. Il marina e’ disposto a pettine come da foto e le barche sono legate ai denti del pettine: lo spazio fra i denti e’ limitato soprattutto se c’e’ gia’ un'altra barca ormeggiata e un vento forte associato alla corrente di marea. Queste grosse barche hanno una postazione di comando con joystick ripetuta a poppa dalla quale si gestisce i due motori con le due eliche di poppa e il bowtrust a prua. Il comandante, una giovane donna e’ eccezionale nella manovra di accostamento a poppa,e’ estremamente precisa e accurata nel gestire un bestione del genere e fa scivolare la nave indietro a qualche centimetro dal molo fino a farla fermare perfettamente allineata (nella foto ci sono tre ragazze quella in mezzo e’ il comandante); 



le facciamo i complimenti perche’ domenica pomeriggio e’ stata un’entrata veramente tricky e si merita anche un servizio fotografico. Il proprietario un signore attempato, oltre al comandante, ha altre tre persone di equipaggio con le divise beige/blu. Dopo due giorni, passata la forte perturbazione, partira’ con un aereo ma dalla pista di Staniel Cay, scortato da tutto l’equipaggio sul loro dinghy che e’ quasi grande come l’Africa Queen.


Noi invece siamo arrivati a Cave Cay verso l’una di sabato quasi in calma piatta perche’ abbiamo scelto il percorso oceanico da Little Farmers (solo tre miglia); la piattaforma era gia’ incasinata. Siamo dovuti entrare in alta marea perche’ c’e’ un barra all’ingresso e abbiamo ormeggiato di poppa tenendo conto della direzione del vento che sarebbe venuto da  SudOvest. Arnaldo ha sistemato gli ormeggi con due spring gia’ nel pomeriggio di sabato. Abbiamo girato a piedi tutta l’isola: e’ sempre un incanto, peccato che il marina sia cosi’ caro e non faccia una riduzione per le boats inferiori ai 40’. L’acqua e’ la piu’ buona delle isole, meglio di quella minerale e non te la fanno pagare. Ci sono poi le nuove lavatrici e questa volta appendiamo i nostri indumenti con delle cordine poiche’ non ci sono i dryer.

una delle spiggette in bassa marea

pista in terra battuta per gli aerei privati, ottima per una bella camminata verso il cut

lato Est dell'sola dalla parte dell'oceano: e' molto tranquillo
canale d'entrata al marina dalla parte della piattaforma




Il vento forte inizia gia’ sabato e domenica notte, dobbiamo addirittura spegnere il wind generator per paura che si danneggi. Lunedi’ 23 Jan. piove a dirotto tutto il pomeriggio e stiamo in barca a leggere,uscendo in un attimo di calma a camminare sulla pista del piccolo aereoporto privato dove incontriamo anche gli altri naviganti a spasso con i loro cani che mi fanno sempre una grande festa.
Martedi’ ci prepariamo con il rifornimento d’acqua e le ultime lavatrici e mercoledi’ alle 7.30 am affrontiamo l’oceano piuttosto tranquillo per la quarantina di miglia che ci portera’ a George Town dove arriviamo nel primo pomeriggio. Purtroppo non peschiamo nulla!




all'alba prima di partire per George Town

Anche quest’anno abbiamo dovuto variare il planning che prevedeva tre giorni a Little Farmers, invece abbiamo passato solo il venerdi’ pomeriggio e il sabato mattina, ecco alcune foto con le simpatiche tartarughe, il nuovo molo, i piccoli danni creati dall’uragano Matthew in una delle sale di Mr Nixon, il proprietario del piccolo Yacht Club dove abbiamo ormeggiato alla boa. 



Africa Queen alla boa di Little Farmers Cay

danni provocati dall'uragano Matthew al soffitto
 dell'atrio del marina di Mr Nixon








E finalmente,peccato andarsene cosi’ presto, abbiamo incontrato una simpatica coppia di Milwakee,diretti a Portorico con una barca piu’ piccola della nostra: 34’, che e’ una vera rarita’.Lui e’ Long John Silver nel senso che ha una gamba di legno e l’aria da vecchio pirata. Lei e’ simpatica e sono molto sportivi, arrivano senza motore e non riuscendo a prendere la boa, buttano l’ancora beccandosi anche gli insulti di Mr Nixon! Sono in attesa di un filtro per il motore che arrivera’ fra qualche giorno. Speriamo di ritrovarli a George Town e di continuare con loro la navigazione.














giovedì 26 gennaio 2017

Big Majors Spot & Staniel Cay




Arrivi­amo a Big Majors alle due di mercoledi’ 18 Gennaio dopo una navigazione tranquillissima di sole 18 miglia, il vento che ha imperversato per dieci giorni e’ sceso nel pomeriggio di martedi’.Nella baia di Big Majors ci sono poche barche, forse si sono gia’ mossi tutti verso George Town. Ormeggiamo vicinissimi alla spiaggia dei maiali. Anche quest’anno sono nati i maialini: questa volta li troviamo gia’ un po’ cresciuti rispetto a quelli trovati l’anno scorso. Come sempre e’ un continuo di barche piene di turisti che arrivano soprattutto al mattino. 













sulla spiaggia di big majors spot ci sono anche galline e galli
 ma passano in secondo piano rispetto ai maiali
L’altro punto d’interesse   turistico nell'area  e’ il Thunderball Grotto che non siamo mai riusciti a vedere o a causa delle­­­ condizioni incasinate del mare o della bassa temperatura invece giovedi’ e’ una favola, peccato che Arnaldo non si butti perche’ si e’ ferito su una roccia a Warderick e vuol far riposare il suo alluce sx!  Pranzetto al bar del marina con le conch fritters  e i bastoncini di grouper; poi vediamo un notevole assembramento di gente vicino al pescatore che sta pulendo il pesce: ci sono piu’ di dieci squali nutrice in attesa dei resti che buttera’ in acqua; alcuni turisti si buttano in acqua per essere immortalati dalla loro fanciulla mentre accarezzano gli squali.

MG appena uscita dal grotto

ecco il perche' della grande concentrazione di squali!


Piccolo giro a piedi per l’isola: hanno riaperto la pista dell’aeroporto che all’epoca di Rosy e Letizia (aprile 2015) era ancora chiusa. Le nostre amiche erano state prelevate da un water taxi e portate nella vicina Black Point.




Mi sarei fermata volentieri un altro giorno ma ci sono previsioni di una perturbazione sulla costa degli States che potrebbe raggiungere le isole fra sabato e domenica per cui ci spostiamo rapidamente gia' venerdi' su Little Farmers e sabato mattina ci dirigeremo su Cave Cay che e' caro ma e' un ottimo marina come rifugio dai venti forti previsti per domenica e soprattutto lunedi.'




notizia dell'ultima ora ieri 25 January siamo arrivati a George Town!

martedì 17 gennaio 2017

Warderick Well (Exumas)

Africa Queen ormeggiata alla boa 14 di fronte agli uffici del parco

Finalmente non sembra vero ma ieri siamo riusciti ad arrivare a Warderick Well dopo  dieci giorni di ritardo sul nostro programma. Il giorno per la partenza per le Exumas avrebbe dovuto essere mercoledi’4 gennaio ma il lunedi’ 2 Gennaio proviamo il motore Honda del gommone  e si accende solo con l’utilizzo dello spray e poi si spegne. Il motore aveva fatto il service a Dicembre e avevano trovato il carburatore sporco perche’ c’era acqua nella benzina Noi abbiamo sbagliato a non provarlo subito, Arnaldo ha preso il mio difetto di dare le cose per scontato:siccome “Lighbourne” e’ un’’ottima officina , si e’ fidato e cosi’ il motore viene portato il 3 perche’ il 2 Gennaio e’ festa e ritirato il 4 sera dopo aver discusso con il proprietario (white!) che ci vuol far pagare 2 ore di lavoro per una cosa che avrebbe dovuto aver gia’ fatto a Dicembre; lui sostiene che la colpa e’ del marina che ha la benzina con acqua, secondo me lui non ha  pulito il carburatore la prima volta perche’ era pieno di lavoro oppure ha fatto fare il lavoro a qualcuno inesperto. Any way non siamo per niente d’accordo ma arriviamo al compromesso di pagare un’ora.I giorni buoni per navigare sarebbero stati  il 4/5/6 perche’ la perturbazione era prevista per la sera di venerdi’ 6, invece il tutto si scatena sabato notte: pioggia e domenica e lunedi’ inizia il forte vento da East  sui 30 nodi che durera’ fino a sabato 14 gennaio.

Arnaldo di fronte al poster di propaganda per le nuove case:la foto e' stata
scattata a Novembre quando c'era l'Africa Queen al peer 1 e Arnaldo in pozzetto



luna piena  del 13 Gennaio a Palm Cay Marina


 E cosi' Arnaldo ha passato il suo terzo compleanno a Palm Cay Marina: avrebbe voluto passarlo nel parco di Warderick Well (il suo preferito!). Le cose positive sono state che: che abbiamo rivisto Paolo, il costruttore italiano che ha seguito i lavori del marina e che dopo 9 anni di Nassau, si e' trasferito a vivere in Thailandia, pare ci sia una forte sindrome da isola, dopo un po' non ne puoi piu' infatti della Thailandia, che lui non conosceva, dice che il bello e' che prendi l'auto e vai. Qui effettivamente in una giornata fai tutto il giro dell'isola. Mercoledi' 11 gennaio, abbiamo noleggiato l’auto e siamo riusciti a vedere un museo sulla storia delle Bahamas che ci mancava perche’ non e’ in centro ma sulla strada per arrivare in citta’ (Shirley Street) e poi abbiamo pranzato da Lakki kari che e’ veramente notevole, purtroppo  non mi sono portata la macchina foto, peccato meritava…
 Invece prima della perturbazione abbiamo approfittato per sostituire un asse del pavimento della boat che si era impregnato di acqua (leakage del serbatoio d'acqua grosso?) il lavoro fatto l'anno scorso con la vetroresina non e' bastato e circa un metro di compensato marino era da sostituire. Scopriremo poi la buona notizia monitorando il riempimento e l’uso del serbatoio grande che in realta’ il problema era dovuto a una giuntura allentata  sul tubo di sfiato del serbatoio  che serve nel caso sia troppo pieno.­­




Arnaldo ha riscosso molto successo perche' lo hanno visto gettarsi in acqua con la bombola per pulire la carena dalle alghe, tagliare legno con il seghetto elettrico sul molo mentre gli altri uomini della sua eta' generalmente bevono birra e fanno fare le cose agli altri. Arnaldo invece e’ preoccupato perche’ interpreta la cosa come se gli altri siano sorpresi di vedere uno della terza eta’ in azione!


in una settimana hanno costruito e quasi finito il fitness 
Domenica mattina lasciamo il marina alle 9.00am: il vento da East e' un po' diminuito e le
prime due ore sono Ok, poi ritorna forte sui 30 nodi ma  ci favorisce perche' abbiamo una buona velocita' di crociera sui 6,5/7 nodi;sembra di essere ritornati giovani all'epoca delle regate sul lago maggiore con il J24, mi diverto da pazzi con la boat sbandata passando da una bolina larga a una bolina stretta:wow! e cosi' alle 4.30 pm siamo gia' a Shroud Cay.
Abbiamo fatto 42,5 miglia. Le barche sono veramente poche solo 4/5.




Lunedi' la situazione del vento sommata all'onda peggiora ma sono solo  18 miglia per cui ci mettiamo in rotta per Warderick Well. I turni piu' impegnativi toccano a me soprattutto quello del wide open dove le piccole barre di sabbia non fanno da protezione al vento forte che virne dall'oceano, il vento e' sui 30 nodi e nell'ultima parte del percorso la velocita' a causa della corrente di marea diminuisce per cui arriviamo dopo l'una. Cheryl, una delle persone che lavorano al parco ci assegna il posto d'onore alla boa 14.



mangrove nursery






tramonto a Shroud Cay